Basket

giovedì 23 Marzo, 2023

I dolori, europei, dell’Aquila Basket. L’Eurocup è troppo?

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In due edizioni, con il nuovo formato della competizione, i bianconeri hanno raccolto 29 sconfitte e solo 4 successi

La cosa strana sarebbe stato qualificarsi dopo un andamento del genere. Inutile girarci troppo attorno, l’Aquila Basket nelle ultime due stagioni ha semplicemente dimostrato di non essere all’altezza di un palcoscenico come l’Eurocup. Punto. Indubbiamente il cambio del format non ha aiutato ma se in due edizioni i bianconeri hanno collezionato 29 ko e soli 4 successi qualcosa vorrà pur dire. Ecco quindi che avrebbe gran poco senso appigliarsi alla tripla di Grazulis finita sul ferro, certo se la bomba del lettone fosse entrata magari la Dolomiti Energia avrebbe vinto ad Amburgo e le speranze di andare avanti sarebbero durate ancora una settimana. Se, se, se, il dato di fatto oggettivo è un altro: per la seconda volta Trento non è riuscita ad entrare tra le prime otto all’interno di un girone da 10 (dodici mesi fa addirittura da 9 per l’estromissione delle squadre russe dopo lo scoppio del conflitto con l’Ucraina). Ecco quindi che le conclusioni da trarre devono essere diverse: che senso ha prendere parte a questa competizione in questo modo? L’Eurolega tra qualche mese potrebbe – il condizionale è più che mai d’obbligo – tornare sui propri passi e riproporre l’organizzazione in voga sino a tre stagioni fa ma se così non sarà il club di via Adalberto Libera dovrà decidere che cosa fare da grande. Il tutto ovviamente dando per scontato che Trento termini il campionato in una posizione di classifica consona ad un’eventuale partecipazione all’Eurocup. Altrimenti, se si vuole comunque continuare a mantenere una dimensione continentale, esistono altre manifestazioni magari qualitativamente meno impegnative e soprattutto con un calendario meno intenso e fitto. Intanto il tecnico bianconero Lele Molin ha commentato con queste parole il ko maturato in Germania: «Congratulazioni ad Amburgo per la vittoria e per la qualificazione agli ottavi di finale, il traguardo messo in palio dalla partita contro di noi: ho poco da rimproverare alla mia squadra, hanno giocato con orgoglio e sono stati in grado di competere fino all’ultimo istante. La partita è stata decisa soprattutto dal dominio di Amburgo a rimbalzo, 24 carambole offensive catturate sono un numero enorme, che ha dato ai padroni un gran numero di tiri. Noi abbiamo giocato un match abbastanza buono, con disciplina in attacco e una consistenza in difesa minata solo da quei troppi rimbalzi d’attacco concessi». Ora Trento dovrà assolutamente rituffarsi con il massimo della concentrazione nell’unica competizione rimasta ovvero la serie A. Domenica alla Blm Group Arena (palla a due alle 17.30) arriverà una Napoli alla disperata ricerca di punti salvezza. I campani sono stati fortemente contestati dai propri sostenitori dopo la sconfitta subita cinque giorni fa in casa contro Brindisi, il clima insomma in casa Gevi è tutt’altro che sereno. L’Aquila però non può perdere ulteriore terreno e anzi dovrà cercare in tutti i modi di ottenere la posta piena per rafforzare la propria posizione all’interno del gruppo di squadre attualmente qualificate per i play off.