politica

martedì 6 Giugno, 2023

La coalizione di centrodestra blinda Fugatti: «Decisione locale, domenica incontro per il programma»

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Urzì (FdI) ha convocato un tavolo di confronto, ma gli alleati avvertono in coro: «Il nome del candidato non è in discussione»

Ci andranno tutti all’incontro di coalizione convocato dal commissario di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì. E sarà una merenda. Non una cena, un pranzo o una colazione. Una merenda, che si terrà domenica prossima «in un luogo riservato». Così scrive infatti Urzì ai suoi colleghi commissari o segretari dei partiti del centrodestra. Un messaggio di cui qualcuno nota però delle discordanze dal comunicato stampa diffuso dallo stesso Urzì. «A noi chiede di vederci, senza mai citare la loro candidata Francesca Gersosa. Un passo in avanti». Il comunicato stampa alle redazioni aggiungeva che la lettera inviata alle altre forze della coalizione è stata «condivisa con la candidata presidente di FdI». Come a dire che, sul nome del candidato presidente, loro non cambiano idea.
Ma è questo il punto. Che nell’intervista a Matteo Salvini pubblicata domenica su questo giornale è stata posta anche da lui come dirimente: «Il candidato è Fugatti». E queste le parole esatte: «Il governatore uscente ha lavorato bene e verrà ricandidato. La scelta sulle elezioni provinciali non sarà presa né a Roma né a Milano. Incontri con la premier Meloni? No, perché la decisione è sul territorio». Tesi che conferma anche il commissario locale della Lega Diego Binelli: «Certo che lo confermo. La coalizione si è già espressa e si è anche ritrovata con tutto il centrodestra per discutere dei nomi. C’erano anche quelli di Fratelli d’Italia, loro hanno proposto quello di Francesca Gerosa ma tutto il resto della coalizione ha scelto Fugatti. Cosa c’è da aggiungere? Non possiamo ora ritornare su quella decisione». E continua: «La maggioranza è stata schiacciante, se loro insistono sui distinguo non so cosa fare. Quindi — aggiunge Binelli — noi siamo disponibili a parlare di programmi. E ben venga se si parla di cosa fare per il nostro Trentino. Ma di nomi no, su quel punto non si torna».
Binelli sottolinea anche l’altra parte dell’intervento di Salvini, quello riguardante il famoso tavolo romano che dovrà avallare o meno la decisione locale: «Che non c’è. Non c’è mai stato. Anche perché i territori meritano rispetto: e in Trentino decidono i trentini». Il commissario leghista è anche un po’ spazientito: «Sono tre mesi che diciamo le stesse cose. Non mi sembra che sia cambiato nulla. Tutti hanno seguito la loro strada. Insomma, non dipende da noi. E a questo punto, visto che Salvini ha detto chiaramente che con la presidente Meloni non c’è nessuna interlocuzione aperta su quello che è deciso in Trentino, mi chiedo se la posizione di Fratelli d’Italia locale sia condivisa a livello nazionale».
L’altra gamba nazionale del centrodestra è quella di Forza Italia, in Trentino rappresentata dal consigliere provinciale Giorgio Leonardi. «A Roma non si parla di questa cosa. E in ogni caso la posizione del mio partito è chiara: siamo per un secondo mandato a Fugatti. Anzi, siamo convinti che per la coalizione sia imprescindibile che ci sia Fugatti». All’incontro di domenica prossima andrà anche lui: «Ma certo, disponibile a fare pranzi, cene, colazioni e anche merende. Ma per parlare di programmi, non di nomi, perché il candidato c’è già». Tant’è che Forza Italia giovedì prossimo ospiterà a Trento uno degli esponenti di spicco, Maurizio Gasparri: «E incontrerà Fugatti, mica altri».
Fuori dal centrodestra nazionale, ma come forza politica all’interno della coalizione di Fugatti, c’è La Civica di Mattia Gottardi. Che dice pressapoco le stesse cose degli altri colleghi: «Noi non abbiamo partiti da sentire a Roma. E siamo convinti che sia il territorio a dover decidere. E qui abbiamo già deciso. Ma in ogni caso, bene il dialogo, perché quello è sempre importante.
Domenica, alla riunione della coalizione, non ci saranno però le Stelle Alpine: «Noi non siamo in coalizione — precisa il segretario del Patt Simone Marchiori — ma con il candidato presidente. Con Maurizio Fugatti».