La polemica

martedì 21 Marzo, 2023

Il centrodestra: «L’assessora Baggia ha mentito, si dimetta». Il sindaco la difende

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La richiesta dopo la sentenza del Tar che blocca la maggioranza sul piano regolatore

Piano regolatore: dopo la sentenza del Tar che «blocca» il Comune, il centrodestra va all’attacco, chiedendo le dimissioni dell’assessora all’urbanistica, Monica Baggia. «Ci ha mentito – è l’accusa che arriva, a nome della minoranza, da Andrea Merler (Trento Unita) – affermando che il passaggio in giunta non aveva effetti sul Prg. La sentenza dimostra il contrario, il consiglio doveva essere coinvolto. Baggia dovrebbe dovrebbe dimettersi subito». Parole che sono risuonate questa mattina durante la conferenza stampa in cui il centrodestra ha commentato la decisione del tribunale amministrativo.

A stretto giro è arrivata la difesa di Baggia da parte del sindaco, Franco Ianeselli: «Respingo con fermezza la richiesta di dimissioni avanzata dalle minoranze  all’indirizzo dell’assessora all’urbanistica Monica Baggia, a cui confermo la mia piena fiducia. Come pure ritengo del tutto inadeguato l’utilizzo, in questa vicenda, del verbo “mentire” visto che ci troviamo di fronte piuttosto a una difformità che riguarda l’interpretazione delle procedure. Sono ben altri i casi in cui è stata riscontrata, e sanzionata, una palese alterazione della realtà. Il Tar ha stabilito che gli obiettivi della variante tecnica al Prg debbano essere portati all’attenzione del Consiglio comunale, cosa che naturalmente faremo al più presto. Ma sia chiaro: qui nessuno ha mentito. Il tribunale amministrativo ha ritenuto che gli obiettivi, già approvati dall’Aula nel 2018, siano stati nel frattempo sviluppati e richiedano oggi un nuovo pronunciamento consiliare. Prassi non sempre adottata in passato dai Comuni trentini, a cui comunque ci adegueremo al più presto».

Il ricorso era stato presentato lo scorso dicembre: secondo l’amministrazione comunale, la nuova delibera non modificava gli obiettivi, ma incorporava semplicemente, come richiesto dalla legge, un nuovo documento, la Carta del paesaggio.

La conclusione di Ianeselli: «Non vale quindi neanche la pena pronunciarsi rispetto ad avventurose richieste di dimissioni di membri della Giunta, è senz’altro importante fare tesoro delle osservazioni del Tar per evitare in futuro di allungare i tempi  dell’amministrazione, già non sempre snelli anche a causa della complessità delle normative. Nel merito, ribadisco che non modificheremo di una virgola gli obiettivi che ci siamo dati: a Trento non si potrà consumare altro territorio».