cronaca

venerdì 8 Marzo, 2024

Predazzo, operai minacciano di buttarsi da un ponteggio. Interviene Fillea Cgil del Trentino: «Condizioni di lavoro inaccettabili»

di

Il gesto estremo sarebbe scaturito a causa del perpetuarsi di episodi di mancata retribuzione

Stamattina i funzionari della Fillea Cgil del Trentino sono intervenuti a supporto di cinque lavoratori che minacciavano di buttarsi da un ponteggio, a Predazzo, a causa del perpetuarsi di episodi di mancata retribuzione.

Oggi uno di questi lavoratori ha contattato un funzionario Fillea, Federico Crotti, e dopo pochi minuti alcuni rappresentanti si sono recati sul posto con il responsabile di Zona, Manuel Ferrari, raggiunto poi dallo stesso Crotti. Allertati nel frattempo i carabinieri, che hanno verificato che i lavoratori fossero assunti regolarmente hanno provato a rassicurarli.

«Da sempre denunciamo condizioni “borderline” in alcuni cantieri – dichiara Venko Trpeski, per la segreteria Fillea – e questo è uno di quei cantieri già segnalato dalla Fillea in passato per la presenza di lavoratori non denunciati in Cassa edile.

Anche se le controparti datoriali continuano a negare un accordo sull’istituzione dei rappresentanti territoriali dei lavoratori per la sicurezza, RLST, siamo convinti che questi potrebbero essere di aiuto per prevenire tanti episodi come questo».

«Questa vicenda sembra essersi conclusa positivamente ma, al momento, non siamo riusciti ancora a metterci in contatto né con l’impresa né con la committenza per la conferma.

Oltre alla mancata retribuzione, abbiamo rilevato che a questi lavoratori, che svolgono attività edile, viene applicato un contratto di lavoro diverso da quello dell’edilizia. Ma faremo verifiche più approfondite insieme agli ispettori della Provincia» continuano Ferrari e Crotti.

«Purtroppo non è un episodio sporadico, anzi, molto spesso rinveniamo sui cantieri lavoratori con contratti diversi dal CCPL edilizia – dichiara il Segretario generale Giampaolo Mastrogiuseppe – Questo, oltre a produrre dumping contrattuale e una riduzione della retribuzione dei lavoratori stessi, li espone a rischio infortunio a causa della mancata formazione specifica, a partire dal corso obbligatorio delle 16 ore previste dai Ccnl ediliza, ed espone impresa e committenza nel caso di incidenti gravi.

Sembra che gli episodi tragici di Firenze, da ultimi, non abbiano indotto alle dovute riflessioni. Il messaggio che vorremmo mandare ai lavoratori del settore è di non arrivare a gesti eclatanti per vedersi riconosciuta la retribuzione. Prima chiamateci. La Fillea, come ha dimostrato con la tempestività dell’intervento di oggi, è sempre attiva e disponibile a prestare consulenza su tutto il territorio provinciale».