Elezioni

domenica 25 Febbraio, 2024

Lona-Lases, l’avvocato Giacomelli ce l’ha fatta: affluenza al 54,1%

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Dopo due anni e mezzo di commissariamento, il Comune finito al centro del processo Perfido contro la 'ndrangheta avrà un nuovo Consiglio comunale

Antonio Giacomelli ce l’ha fatta: l’avvocato di Trento è il nuovo sindaco di Lona-Lases. La sua lista «Lona-Lases Bene Comune» è riuscita a portare alle urne il 54,1% degli aventi diritto al voto superando così lo scoglio del quorum. Alle 21, a seggi chiusi, hanno votato 375 elettori su 693 iscritti nelle liste, di cui 181 uomini e 194 donne.

Lona-Lases, il Comune cembrano finito al centro del processo Perfido contro le infiltrazioni della ‘ndrangheta nel settore del porfido, torna così ad avere un’amministrazione democraticamente eletta dopo due anni e mezzo di commissariamento. Considerato che le elezioni comunali nel resto del Trentino si terranno nel 2025, per adeguarsi agli altri municipi la futura nuova Giunta resterà in carica per i prossimi sei anni invece dei canonici cinque.

Della lista Giacomelli fanno parte anche Mara Tondini, ex sindaca di Lona Lases e promotrice del progetto politico, Letizia Campestrini (ex assessora comunale con Tondini), Silvano Casagranda, Daniele Casagrande, Franca Dellagiacoma, Norberto Fedrizzi, Piermario Fontana (ex vicesindaco), Maria Lucia Ioriatti, Alessandro Marchi, Carlo Micheli e Graziano Micheli.

Due anni e mezzo di commissariamento
Il Comune di Lona-Lases era commissariato dal 14 giugno 2021, dopo che il 27 maggio dello stesso anno, ad appena otto mesi dalle precedenti elezioni, l’allora sindaco Manuel Ferrari e nove consiglieri comunali si dimisero. Tra le motivazioni c’erano la mancanza di personale che rendeva impossibile l’attività amministrativa e la pesante eredità lasciata dalle precedenti amministrazioni (negli ultimi 20 anni Lona-Lases era già stata guidata per ben tre volte da un commissario).

A pesare, pur se non nelle motivazioni ufficiali, anche l’operazione Perfido dell’ottobre 2020 che ha portato a galla l’esistenza di una cosiddetta “locale” di ‘ndrangheta, insediatasi a partire dagli anni Ottanta proprio nel Comune di Lona-Lases, dal quale si sarebbe poi radicata nel settore del porfido fino a progettare la propria espansione al resto del territorio trentino (il processo ha già portato a condanne per associazione mafiosa in primo e secondo grado).

Negli anni si sono così susseguiti due commissariamenti: prima l’ex sindaco di Avio Federico Secchi, sotto il cui commissariamento si sono tenute tre elezioni, andate tutte deserte per mancanza di candidati, e poi, a partire da novembre 2022, l’ex questore di Trento Alberto Francini. Sotto il commissariamento di Francini si è verificato il tentativo elettorale della lista capeggiata dall’ex poliziotto Pasquale Borgomeo (sostenuto da Francini) che tuttavia, con appena due candidati del posto su dieci totali e tutti gli altri provenienti da fuori paese, aveva portato alle urne appena il 31,9% degli aventi diritto al voto, infrangendo il proprio sogno elettorale sullo scoglio del quorum.

Le sfide per il nuovo sindaco
Sul tavolo del nuovo sindaco Giacomelli ci sono molteplici sfide. Il primis la situazione personale che negli anni non è migliorata: il segretario comunale Marco Galvagni (l’uomo grazie alle cui denunce sul malaffare nel porfido è partita l’operazione Perfido) è andato in pensione e il Comune non avrà più diritto a un proprio segretario, ma dovrà attrezzarsi convenzionandosi con i Comuni limitrofi per una gestione condivisa. Non va meglio per le altre figure: in municipio manca ancora un geometra (l’ennesimo concorso è ancora in atto) e la responsabile anagrafe è prossima alla pensione.

C’è poi il tema del bilancio: con le mancate entrate dei canoni di cava (oggi tutte completamente ferme), il Comune rischia il default. Nel corso delle due serate pubbliche organizzate dal prefetto di Trento Filippo Santarelli al teatro comunale di Lona, i dirigenti della Provincia hanno più volte assicurato il loro sostegno alla futura amministrazione, ma ora bisognerà vedere cosa succederà alla prova dei fatti.

Infine c’è il processo Perfido, ancora in corso. Come detto, alcune condanne sono già arrivate.  Si attende invece ancora di sapere che fine farà il secondo troncone del processo, quello che riguarda, tra gli altri, ex politici, carabinieri e pure un generale dell’esercito, oltre a noti imprenditori. La loro posizione è stata infatti stralciata dall’iniziale fascicolo. Ad aprile 2023 la procura aveva chiuso le indagini preliminari per questi 17 indagati che hanno avuto quindi tempo per depositare indagini difensive o per farsi interrogare. E da un anno si attende che la stessa procura proceda con la richiesta di rinvio a giudizio o con l’archiviazione.