Ambiente

domenica 12 Maggio, 2024

Inceneritore, il no di Ianeselli: «Non lo vogliamo a Ischia Podetti»

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Il primo cittadino di Trento si dice comunque «disponibile» per una soluzione altrove

La questione dell’inceneritore del Trentino per la Provincia sembra non essere più un tema di «se» realizzarlo, ma semplicemente «dove». E il presidente della Provincia Fugatti, venerdì scorso, ha reso chiaro che secondo lui anche questo scoglio è stato superato quando ha detto: «Non è una decisione della sola giunta, si dovranno sentire i Comuni. Mi pare che a Trento ci sia interesse», rilanciando l’ipotesi del capoluogo per l’impianto dal costo previsto di 100 milioni di euro. Ma sembrerebbe che il governatore ha fatto i conti senza l’oste: il sindaco di Trento.

«Disponibili se c’è serietà»
«Trento non ha fatto nessun appello per dire “per piacere dateci l’inceneritore” – mette subito in chiaro Franco Ianeselli – Con molta serietà il Consiglio comunale ha espresso una posizione di apertura, nessuna chiusura pregiudiziale. Abbiamo detto di sì alla chiusura del ciclo dei rifiuti sul territorio, come previsto dal quinto aggiornamento del piano di gestione dei rifiuti, perché portare decine di migliaia di tonnellate di rifiuti a Bolzano o fuori regione è costoso economicamente e dannoso per l’ambiente».

Tavolo comune
Quello che viene criticata è l’idea che debbano essere Trento o Rovereto a decidere chi ospiterà l’inceneritore. «Mi sembra poco serio, bisogna individuare qual è il luogo adatto per l’impianto», dice Ianeselli. In quest’ottica Ischia Podetti non è necessariamente la soluzione migliore. «Il metodo preferibile per compensare le emissioni di Co2 dell’impianto è quello di accompagnarlo ad un sistema di teleriscaldamento capace di ridurre le emissioni legate ai consumi – valuta Ianeselli – Ma Ischia Podetti è lontana sia dalle zone residenziali, sia dalle aree industriali. Non si presta bene a questa idea». Fondamentale quindi individuare un luogo più vicino a zone che potrebbero poi beneficiare di un impianto di teleriscaldamento, senza chiedere ai tubi di viaggiare per molti chilometri, perdendo così prezioso calore. I luoghi a Trento e Rovereto non mancano, ma non è questo il punto. «Noi diciamo: “Si scelga il posto migliore”.
La Provincia parla di asta dell’Adige. Allora mettiamo i Comuni a un tavolo con la Provincia e i servizi e capiamo qual è la destinazione migliore da un punto di vista oggettivo. Parliamo di opere che impatteranno la vita delle persone per decenni, la valutazione deve essere rigorosa».

«Governance pubblica»
Se questo sarà il processo, promette Ianeselli, «Trento è pronta a fare la sua parte». A patto che siano rispettate altre due condizioni. La prima: una governance pubblica dell’impianto «sul modello sperimentato con successo a Bolzano». Non solo quindi una regia pubblica per quel che riguarda il controllo dell’impianto, ma anche la sua gestione quotidiana. «È un elemento che riteniamo fondamentale» spiega Ianeselli, anche Fugatti aveva garantito che «la gestione sarà pubblica».

«No alle speculazioni politiche»
Ianeselli chiede poi che, qualora la scelta cada su Trento, ci sia coerenza politica e nessuna speculazione. «La nostra disponibilità scomparirebbe nel momento in cui alcuni consiglieri di centrodestra iniziassero a speculare politicamente in Comune, cercando di guadagnare consenso facendo opposizione all’opera. Ci vuole coerenza, il centrodestra non può essere a favore dell’inceneritore in Provincia e contrario in Comune. Se il clima politico fosse questo, possono trovare un altro posto in cui fare l’impianto».

I dati dei rifiuti
Il Trentino produce circa 280mila tonnellate di rifiuti annui, ne differenzia circa 230mila, restano quindi 50mila tonnellate di indifferenziato. A questo poi vanno aggiunti ingombranti misti e i rifiuti da pulizia stradale destinati a recupero e si arriva così a circa 64mila tonnellate. Inoltre vanno aggiunte circa 20mila tonnellate medie annue di scarti della differenziata, si arriva così oltre le 80mila tonnellate annue da smaltire per chiudere il ciclo dei rifiuti.