Mattone e regole

martedì 9 Aprile, 2024

In Trentino ci sono più di 1.000 abusi edilizi. Gottardi: «Valutiamo una legge provinciale per sanare la situazione»

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La sanatoria messa in cantiere dal ministero delle Infrastrutture dovrebbe riguardare anche le irregolarità minori e formali dei 400mila immobili trentini

Negli ultimi vent’anni in Trentino sono stati rilasciati circa 38mila permessi di costruire. In circa 1.000 casi, secondo l’Istat, sono emersi irregolarità e abusi edilizi. Se facciano parte o meno del salva-case, l’ipotesi di sanatoria allo studio del ministero delle Infrastrutture guidato da Matteo Salvini, è tutto da vedere. Da quello che si sa, la normativa annunciata dal ministro, che dovrebbe vedere la luce nelle prossime settimane, fa riferimento a tre tipologie di irregolarità edilizie: difformità formali, come il disallineamento tra il progetto e quanto realizzato in cantiere, difformità interne, come le modifiche stratificate nei decenni ad esempio con gli spostamenti di tramezzi e le aperture di porte, e difformità più pesanti non facilmente sanabili per effetto del regime della doppia conformità, che richiede la conformità alla disciplina urbanistica vigente sia al momento della presentazione della domanda che al momento della realizzazione delle opere. Probabilmente le difformità formali e minori riguardano molti più casi tra gli oltre 400mila immobili che l’Agenzia delle Entrate conta in Trentino, di cui 373mila sono residenziali. I casi segnalati dall’Istat sono quelli più gravi, tanto che rientrano negli indicatori del Benessere equo e solidale al capitolo «Paesaggio e patrimonio culturale». In ogni caso la Provincia, per la quale l’urbanistica è competenza esclusiva, sta valutando un disegno di legge trentino, previa discussione con i Comuni e le categorie economiche.
«Per parte nostra valuteremo il testo del disegno di legge nazionale annunciato dal Ministero delle Infrastrutture per capirne la portata e l’eventuale applicabilità in Trentino – dice l’assessore provinciale all’urbanistica Mattia Gottardi – L’urbanistica è competenza esclusiva. Se ci fossero misure utili a risolvere piccole difformità del passato, sono in linea di massima favorevole ad ipotizzare un disegno di legge nostro, previo dibattito con categorie e Comuni».
Ma vediamo intanto il perimetro dei casi più seri di abusivismo. I dati sui permessi di costruire sono forniti ogni anno dall’Istat. L’abusivismo edilizio è misurato dall’Istat nell’ambito degli indicatori del Benessere equo e solidale come numero di casi per 100 costruzioni autorizzate. Nel 2004, vent’anni fa, i permessi di costruire erano ben 4.564, senza contare gli interventi minori. Di essi, 3.247 erano permessi per nuove abitazioni all’interno di 552 nuovi fabbricati. Ad essi vanno aggiunti 982 interventi di ampliamento nel settore residenziale e 335 nuovi fabbricati non residenziali. All’epoca la quota di abusivismo era stimata dall’Istat al 2,7%, pari a 123 immobili irregolari.
Nel tempo i permessi di costruire sono diminuiti anche a seguito della crisi immobiliare: nel 2007 il totale dei permessi era ancora a quota 3.314, con un tasso di abusivismo sceso sotto il 2%, il 2011 è l’ultimo anno in cui i permessi superano i duemila, a quota 2.210. Da allora sono rimasti sempre sotto e in alcuni anni, tra il 2015 e il 2028 e di nuovo nel 2020, l’anno in cui è scoppiata la pandemia di Covid-19, sono scesi sotto quota mille. Nel 2021 i permessi di costruire rilasciati sono stati 1.078, di cui 839 nuove abitazioni, 131 ampliamenti residenziali e 108 nuovi fabbricati non residenziali. Il tasso di abusivismo però si è messo a crescere e quell’anno si attestava al 3,2%. Nel 2022, ultimo dato Istat, sono stati rilasciati in Trentino, sempre senza contare i numerosi interventi minori, 768 permessi per nuove abitazioni in 271 edifici, 158 per ampliamenti e 116 per fabbricati non residenziali, per un totale di 1.042 costruzioni autorizzate, con un tasso di abusivismo salito al 3,3%. Si tratta però, come osserva l’Istat, di una delle percentuali più basse tra le regioni italiane.
In tutto quindi tra il 2004 e il 2022 abbiamo 26.479 permessi per nuove abitazioni, 6.500 via libera a interventi di ampliamento e 3.957 permessi per fabbricati non residenziali, per un totale di 37.936 permessi di costruire e 900 casi di abusivismo edilizio. Sul 2023 non ci sono ancora dati definitivi, ma una prima traccia arriva dai recenti aggiornamenti dell’elenco delle opere abusive nei principali comuni, curato dalla Polizia locale. A Trento l’ultimo elenco di interventi edilizi irregolari, dall’aumento dell’altezza alle maggiori dimensioni dell’edificio, comprende 31 opere, a Rovereto 5.