Il caso

venerdì 27 Giugno, 2025

Chat omofobe, Azione Universitaria rischia l’esclusione dall’albo delle associazioni universitarie

di

Nessun chiarimento tra l'ateneo e i due esponenti coinvolti: possibile il congelamento dei fondi
I giovani di Azione Universitaria fotografati a novembre fuori da sociologia

Per una persona che fa un passo indietro, due che restano salde al loro posto. Se dopo la diffusione della storia instagram in cui indossava una maglietta con riferimenti alle Brigate Rosse, Agnese Tumicelli si è subito dimessa dalla carica di presidente del consiglio studentesco dell’Università di Trento, gli esponenti di FdI e di Azione Universitaria coinvolti nel caso delle chat interne dell’associazione studentesca rimangono saldi al loro posto. Giacomo Mason è consigliere comunale di FdI a Trento, nelle chat del gruppo di Azione universitaria aveva scritto: «Noi affondiamo le radici nella repubblica di Salò».

 

Una frase che aveva poi giustificato dicendo che era stata presa fuori contesto, con il consigliere che stava ripetendo un accusa mossa al gruppo settimane prima dagli studenti che avevano loro bloccato l’accesso a Sociologia. Giulia Balestrieri è tutt’ora presidente di Azione Universitaria Trento e a nome dell’associazione ha anche scritto un comunicato sul caso Tumicelli, sollevato dal deputato di FdI Alessandro Urzì in Parlamento, chiedendo «una condanna senza ambiguità, senza distinguo e soprattutto senza espressioni di sostegno da tutte le istituzioni accademiche». Balestrieri nelle chat di Azione universitaria scriveva «vomito» riferendosi alla bandiera del pride, il mese dell’orgoglio Lgbtq+, esposta in università. Si era difesa dicendo che quel messaggio «era stato modificato con photoshop».

 

Insomma Mason frainteso, Balestrieri vittima di falso, due resoconti che però si contraddicono tra di loro, i messaggi o sono veri o sono falsi.

 

Una svolta ora, almeno per la parte universitaria, potrebbe arrivare dall’Università di Trento. L’ateneo, dopo il caso delle chat, ha convocato i rappresentanti di Azione universitaria perché presentassero la propria versione dei fatti, ha poi richiesto ulteriori informazioni e in questi giorni sono arrivate le contro argomentazioni dell’associazione. Una decisione sarà presa nelle prossime settimane, l’esclusione di Azione universitaria dall’albo delle associazioni culturali accreditate rimane probabile. Questo sia per i contenuti intolleranti della chat, sia perché i messaggi mostrano una diretta continuità con Fratelli d’Italia, cosa che viola il regolamento delle associazioni culturali che per Unitn devono essere «apartitiche». Va chiarito che l’esclusione riguarda solamente l’albo delle associazioni culturali. Azione universitaria rimarrebbe, ovviamente, libera di partecipare alla vita politica dell’ateneo, presentare i propri candidati e organizzare i suo eventi. Solo non potrebbe beneficiare di eventuali finanziamenti o sovvenzioni che l’ateneo ha deciso di destinare solo alle associazioni culturali o sportive. Già in questo modo operano altre associazioni di stampo politico in università.