la nomina
venerdì 20 Giugno, 2025
La grande sfida per la direzione del Mart di Rovereto: è una corsa a otto
di Denise Rocca
Tre donne e cinque uomini, nessun nome di grido ma profili solidi. Ai primi di luglio i colloqui con la commissione

La scrematura per arrivare ad una rosa di candidati da chiamare a colloquio è stata fatta: sono otto i profili selezionati fra i quali la commissione giudicatrice sceglierà il prossimo direttore del Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Sono tutti italiani, profili prevalentemente artistici e curatoriali, alcuni sono già in orbita Mart – spiccano Beatrice Avanzi , Denis Isaia e Margherita De Pilati in questo senso, collaboratori stretti di Sgarbi e del Museo, curatori e sostituti direttori attuali che accanto alla loro competenza artistico manageriale possono vantare rispetto agli altri candidati una conoscenza approfondita del Museo e della realtà che lo circonda, situazione non scontata da gestire e capire considerando la proiezione internazionale dell’ente rispetto al piccolo territorio nel quale è inserito.
De Pilati, che è responsabile della Galleria Civica di Trento, è stata selezionata dalla Provincia anche nella rosa dei cinque aspiranti alla direzione del Buonconsiglio.
Da un ruolo direttivo si propone anche Lorenzo Balbi, classe 1982, dal 2017 è direttore del Mambo, il Museo d’Arte Moderna di Bologna ed è anche Responsabile dell’area Arte Moderna e Contemporanea del Settore Musei Civici di Bologna. Docente al Dams e autore per diverse riviste di settore. Andrea Bruciati è uno storico dell’arte, ha diretto per un decennio la Gc.ac di Monfalcone e dal 2017 è alla guida di cinque siti che fanno parte dell’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este di Tivoli. Altro profilo selezionato nella rosa degli otto invitati a sostenere un colloquio, è quello di Fabio Migliorati già direttore delle Gallerie Civiche di Arezzo. Altra donna in corsa per la direzione è Micol Forti che dal 2000 dirige la Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani. Eugenio Viola dal 2019 è chief curator del “Museo de Arte Moderno” di Bogota, in Colombia (Mambo).
Tre donne e cinque uomini, quindi, in lizza per ricoprire un ruolo al quale sarà affidata la direzione di un museo che in questo momento, con la presidenza di Vittorio Sgarbi indebolita dai problemi di salute del critico d’arte vive una fase di incertezza e la sensazione è che si sia arrivati alla fine di un ciclo che va quindi rinnovato. Il Mart è stato diretto dalla sua ideatrice, Gabriella Belli, dalla fondazione nel 2002 fino alla fine del 2011, a lei è seguita Cristiana Collu e poi dal 2015 Gianfranco Maraniello. Attualmente il Mart è guidato dal presidente Vittorio Sgarbi e dal direttore Diego Ferretti, con una figura direttoriale che dall’arrivo di Sgarbi ha un ruolo diverso dal passato, con la curatela passata al presidente. Il tema appare proprio quello di capire se la direzione tornerà ad essere anche artistica come furono Belli, Collu e Maraniello, o se il modello Sgarbi continuerà.
I colloqui fra gli otto candidati si terranno ai primi di luglio.
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