La storia

domenica 29 Ottobre, 2023

Un anno per viaggiare, da Tesero a Samarcanda in van. La scelta di Barbara e Cristian

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La coppia di 50enni realizza un sogno. Lei ha chiesto l'aspettativa dal lavoro, lui si è licenziato. Dalla Ruska alle balene: un viaggio di emozioni

Barbara Cornetti e Christian Deflorian hanno 50 e 52 anni, e da quattro mesi sono in viaggio con il loro van in giro per l’Europa. Nessun colpo di testa, nessuna ribellione contro il sistema, ma solo il grande desiderio di esaudire il sogno che da tempo cullano: prendersi un anno di tempo per viaggiare senza scadenze e tabelle di marcia.

Una vita a scoprire nuovi Paesi
Barbara, originaria di Bergamo, conosce Christian, fiammazzo di Tesero, nel 1991. Poco meno che ventenni, i due si innamorano e non si lasciano più. Crescono insieme, nella vita e nel lavoro. Barbara si trasferisce in Val di Fiemme definitivamente nel 1999. È insegnante e responsabile dell’attività di alfabetizzazione per stranieri al centro Eda di Cavalese; Cristian diviene dirigente in un’azienda della valle. Negli anni viaggiano tantissimo: scandagliano l’Europa, trascorrono lunghi periodi in India dove Barbara, che insegna anche yoga, fa pratica dai suoi maestri. Mettono il naso anche in vari paesi dell’Africa: Namibia, Swaziland, Marocco e fino in Sudafrica. Esplorano l’America on the road e si innamorano dell’Alaska. Appagati dal lavoro, sentono però sempre un pizzicorio, una voglia di partire che, nei loro progetti, contempla un itinerario ambizioso: percorrere la Panamerica dal Cile all’Alaska, terra che esercita un’enorme attrazione sui due. Passano gli anni, e nella loro vita entrano a far parte due nuovi compagni: Bottone, un bracco tedesco, e Buddy, uno spinone. La presenza di due cani, (Barbara e Christian sono entrambi addestratori cinofili) obbliga a rivedere i loro piani. È così che prende forma l’idea di un viaggio in Europa, senza un itinerario preciso, ma con una meta finale da favola: la città di Samarcanda in Uzbekistan. La decisione è presto presa: Barbara chiede aspettativa, mentre Christian deve licenziarsi: lascia l’azienda circondato dall’affetto dei suoi colleghi e collaboratori.

In viaggio da giugno: le tappe, le esperienze
«Siamo partiti il 23 giugno 2023. Dopo qualche giorno in Italia ci siamo diretti verso la Francia passando. Da subito ci siamo ripromessi di viaggiare su strade secondarie o sterrate, saltando a pie’ pari autostrade e grosse arterie, per concederci di entrare in contatto con realtà che altrimenti ci saremmo persi. È così che abbiamo potuto scoprire nel nord dell’Inghilterra un pub che è stato acquistato dalla popolazione locale, che lo gestisce, salvandolo da una speculazione edilizia», racconta Christian. «In Scozia siamo stati testimoni di un’altra storia altrettanto affascinante», prosegue Barbara, «in un piccolo paesino la popolazione si è presa in carico una pompa di benzina che altrimenti avrebbe chiuso».
Dopo aver fatto tappa a Londra per veder brillare gli occhi della nipotina, sono saliti in Scandinavia. È lì che li raggiungiamo telefonicamente, affascinati dai loro racconti sulla «ruska», il foliage che solo la Finlandia sa regalare. «L’incanto dell’aurora boreale ci ha rivoltato come calzini due volte: fuori, congelandoci mani pieni, ma ancor più dentro, mettendo in subbuglio le viscere per l’emozione di esserci», raccontano. «Ci trovavamo appena sotto al circolo polare artico, e il circolo polare norvegese ci ha regalato quella più emozionante», racconta Barbara. «E poi c’è stato il giorno in cui il mare ci ha parlato attraverso i suoi giganti, le balene», continua Christian, «nell’arcipelago delle Vesterålen in Norvegia». Il loro viaggio è solo all’inizio, ma hanno già collezionato una miriade di aneddoti, incontri, risate e avventure che condividono giornalmente sulle loro pagine social «The two of us on the road», nome che è stampato in grandi caratteri anche sul fianco del loro furgone. «Spesso accade che riceviamo messaggi dalle persone che ci vedono passare nelle loro terre. È successo anche quando ci trovavamo in un paesino minuscolo della Finlandia e qualcuno ci ha chiesto: “Ma che ci fate qui?”», raccontano divertiti.

C’è una frase in una canzone di Jovanotti che i «The two of us» sentono particolarmente loro: «Le cose necessarie stanno in una mano». E in furgone questo concetto è decisamente amplificato. Nulla è scontato: dall’approvvigionamento dell’acqua al trovare una lavanderia nei luoghi più sperduti: si impara ad apprezzare tutto di più. E anche ad ingegnarsi: con due padelle sovrapposte sono riusciti a riprodurre una sorta di forno, e possono anche cuocere delle gustose torte! E poi ci sono loro, i due cani, che ogni giorno necessitano di almeno due ore di passeggiate e corse, qualunque sia il tempo, e insegnano a fermarsi. Non solo: Barbara e Christian sono ambasciatori del progetto «Un sacco pulito»: si impegnano a lasciare i posti che visitano più puliti di come li trovano. Insomma, le giornate sono lente ma piene, ed è questo il senso del loro viaggiare: coltivare la lentezza, lasciare che l’itinerario si delinei strada facendo, andare incontro alla bellezza. Per capirlo appieno, basta leggere i loro resoconti quotidiani di viaggio.