il ricordo

venerdì 5 Aprile, 2024

Un anno dalla morte di Andrea Papi, la fidanzata Alessia: «Ti voglio ricordare tutti i giorni della mia vita tranne oggi»

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Il post straziante che ripercorre quella tragica serata tra pompieri, attese, speranze e cuori infranti: «La vita è finita»
È straziante il post con cui questa mattina Alessia Gregori ha ricordato il fidanzato Andrea Papi, morto lo scorso 5 aprile dopo essere stato aggredito da un orso. Il racconto di quella serata tra pompieri, attese, speranze e cuori infranti lascia con il fiato sospeso. Oggi, proprio il primo anniversario della sua morte, Alessia si rivolge ad Andrea con una frase che suona come un ossimoro: «Ti voglio ricordare tutti i giorni della mia vita tranne oggi».
Qui le sue parole:
«5 aprile, chiamate senza risposta, ansia, 112, buio, pompieri, soccorso alpino, droni, cani molecolari, telefono che continua a suo, su e giù per la strada 100 volte, scendere con la delusione ma anche il sollievo di non averti trovato, quella panchina al freddo, mille domande in testa, urla degli amici che ti cercavano che si sentivano in tutto il paese, 5 ore in cui la consapevolezza montava dentro tutti, sguardi di rassicurazione e di paura, sigarette spente a metà e riaccese subito, freddo, dentro e fuori, “hanno trovato qualcosa”, silenzio, silenzio, silenzio, un carabiniere che si toglie il berretto e ci invita a sederci, lo hanno trovato. Finalmente l’attesa è finita, purtroppo la vita è finita. Il cuore si spezza, ma riposa.
Andrea ti voglio ricordare tutti i giorni della mia vita tranne oggi, avere un ricordo nel cuore di ogni giornata, tranne oggi. Oggi non c’è nessuna emozione positiva da trasmettere, oggi il ricordo è solo quello che ognuno di noi ha provato, chi quella notte, chi il giorno dopo, quando hanno saputo, dolore, urla, incredulità. Oggi ci si ricorda solo di cosa potresti aver provato tu in quel momento, dolore, paura, rabbia, non voglio saperlo.
Andrea siamo sopravvissuti al dolore e alla tua assenza, ognuno ha trovato la via per incanalare il dolore e provare a trasformarlo in amore, ogni giorno quest’anno abbiamo combattuto, pianto e riso, con te e per te. Lo so che sei orgoglioso di noi.
Pensarti con un sorriso oggi non è possibile, oggi è tutto buio, ma domani sarai luce e coraggio per tutti, per chi lascia tutto e va via, per chi prova a ricominciare, per chi ogni giorno racconta del “zio Andrea”, per chi aspetta ancora il brindisi del suo compleanno, per chi prega, per chi combatte e per chi rinasce.
Quindi Andre oggi ti saluto, ci pensiamo domani, e sempre».