Attività chiuse

sabato 21 Gennaio, 2023

Trento, serrande chiuse in Largo Carducci per «Pescaria» e per lo storico panificio Lunelli

di

Il centro di Trento perde altre 2 attività. E se lo storico panificio chiude perché per la titolare è arrivato il momento della meritata pensione, è giallo invece sui motivi della chiusura del fast-food di pesce

Serrande abbassate, luci spente e vetrine tappezzate di maxi fogli di carta. Un angolo di centro storico si svuota. Stiamo parlando di Largo Giosuè Carducci, lì dove il panificio pasticceria Lunelli ha cessato con il nuovo anno e dove risulta inattivo anche il locale «Pescaria» che aveva aperto a marzo 2022 e che da inizio dicembre — «esattamente dal 12 dicembre» — risulta chiuso «per manutenzione straordinaria» si legge sul sito della catena di fast food di pesce. Due attività della stessa via, a poca distanza una dall’altra. «E così la zona si è impoverita, speriamo che quei punti vendita riaprano presto» commentano gli altri commercianti sconsolati.
Impossibile non accorgersi del fatto che la storica rivendita di prodotti da forno all’angolo della via abbia chiuso. La vetrina da cui, fino a poche settimane fa, si intravedeva il bancone con il pane e con i dolci sfornati, ora è coperta con dei poster bianchi e campeggia il cartello «affitta» e il numero dell’agenzia immobiliare. Una chiusura, quella del panificio pasticceria Lunelli, definitiva dall’inizio 2023. La titolare, Carmen Lunelli, dopo ventidue anni di attività, ha deciso di concedersi la meritata pensione. Con lei, nel 2000, quando aveva preso in gestione la rivendita di pane e prodotti da forno e da pasticceria, c’era anche la sorella Carla rimasta dietro il bancone per qualche tempo. «Era un punto di riferimento per i residenti ma anche per i tanti impiegati degli uffici della zona che andavano da Carmen per farsi fare dei panini sul momento e a loro piacimento. Pane fresco e affettati — raccontano gli esercenti che hanno salutato Lunelli — un punto di riferimento che ora manca e chissà se e quando quel negozio tornerà ad aprire».
Questione di poche decine di metri ed ecco altre due vetrine con le serrande abbassate. L’insegna è quella di «Pescaria» ma in questo caso non ci sono cartelli ad indicare i motivi della chiusura. E non c’è alcuna «manutenzione straordinaria» in corso da quando ha chiuso, un mese fa, quando i turisti affollavano la città per i mercatini di Natale, nessun via vai più nemmeno dei gestori a sentire i commercianti della zona. Eppure il locale (che fa parte di una catena in franchising), una volta aperto in grande stile, a marzo scorso, aveva avuto grande successo, con clienti disposti a mettersi anche in fila davanti all’ingresso pur di assaggiare il menu pugliese a base di pesce che veniva proposto, dai panini di polpo alla parmigiana di mare.
Non è nemmeno trascorso un anno da allora e l’attività si è già fermata. Risulta chiusa, quanto meno «congelata» (così come riportato sul sito web di «Pescaria»), con più di qualcuno che mette in dubbio una prossima, vicina riapertura, nonostante il grande investimento fatto per realizzare quel fast food di pesce del tutto inedito in città.
Di certo quelle serrande abbassate non passano inosservate in quell’angolo di centro storico.