Borgo d'Anaunia
sabato 3 Dicembre, 2022
di Davide Orsato
Ha scelto di non parlare, di non dire nulla riguardo al delitto di cui è accusato: il tentato omicidio della propria moglie, la donna con cui, di fatto, è ancora sposato, anche se la relazione è finita mesi fa. Ieri mattina si è tenuto, nel carcere di Spini, l’interrogatorio di garanzia. Il 40enne arrestato dai carabinieri di Cles era assistito dal proprio legale di fiducia, l’avvocato Giovanni Rambaldi. La scelta è stata quella di avvalersi della facoltà di non rispondere, per non complicare ulteriormente la propria posizione. All’uomo è contestata, l’aggressione avvenuta in una frazione di Borgo d’Anaunia lo scorso venerdì 25 novembre, durante la quale avrebbe tentato di strangolare l’ex con una corda. La donna è stata salvata dal provvidenziale intervento di un muratore impegnato in un cantiere in in zona, che ha sentito le urla ed è riuscito a mettere in fuga l’uomo. Sono stati in seguito i carabinieri di Borgo d’Anaunia e di Novella a rintracciarlo e ad arrestarlo: un intervento che è stata accelerata dal «Codice rosso», la procedura che si attiva, grazie a una legge del 2019, nei confronti dei soggetti definiti «deboli» (come donne e minori) vittime di violenza. L’uomo sarà anche chiamato a spiegare gli la presenza, oltre che della corda, di un coltello, di una bomboletta di spray antiaggressione e di una bottiglia di acido muriatico, oggetti contenuti in uno zaino lasciato nell’auto, accanto a una tanica di benzina. Non è escluso che la linea di difesa possa concentrarsi sul fatto che l’uomo, incensurato, non si sarebbe dimostrato aggressivo prima di allora. Ma aveva parlato ampiamente del fatto che voleva ritornare a tutti i costi con l’ex a molte persone del paese, un’insistenza che aveva portato anche a un provvedimento di allontanamento dalla casa e dai luoghi frequentati dalla donna. Tutti elementi ora al vaglio degli inquirenti che si potrebbero arricchire con ulteriori testimonianze raccolte sul posto.
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