L'interrogazione

mercoledì 28 Maggio, 2025

Studio sugli inquinanti, il caso approda in consiglio provinciale: «Perché sono state scelte Trento e Villa Lagarina?»

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A firmare l'interrogazione Alessio Manica. Una prima risposta - ufficiosa - da parte dell'azienda, esclude il legame con i siti inquinati

Il maxistudio coordinato dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari arriva in consiglio provinciale, con un interrogazione firmata dal consigliere Alessio Manica, del Partito democratico.

 

«Nei giorni scorsi  – fa sapere Manica – è stata data notizia dalla stampa della realizzazione anche in Trentino ad opera del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria del progetto Itinere volto a valutare attraverso analisi mediche l’esposizione dei cittadini a varie sostanze contaminanti confrontandoli con altri dati territoriali. 100 saranno i partecipanti all’indagine: 50 residenti nel Comune di Villa Lagarina e 50 in quello di Trento. Riconoscendo l’utilità di un tale studio la notizia merita alcune considerazioni. Innanzitutto torna in mente il tema
inquinamento da Pfas che nel 2023 vide un certo allarme oltre ad uno scontro tra assessorato che minimizzava tali dati e parte della stampa che aveva sollevato il tema partendo da un indagine europea di Le Monde. Dall’altro pare necessario chiarire la scelta dei territori e dei campioni».

 

Manica vuole sapere i criteri della scelta: «Tutto ciò premesso – precisa il documento » si interroga la Giunta provinciale per sapere quali sono stati i criteri guida nella scelta dei territori e dei campioni, se questa nasca da dati particolari già in possesso, e quale sia la ragione che ha escluso territori interessati dal problema Pfas come Arco, Storo o Rovereto».

 

Nei giorni scorsi IL T ha contattato l’azienda sanitaria sul tema. L’Apss ha escluso che sulla scelta pesi la presenza di siti inquinati (come quello dell’ex Sloi a Trento). I due comuni sarebbero stati scelti in base a criteri puramente urbanistici.