Vallagarina
martedì 14 Ottobre, 2025
L’odissea quotidiana di Martin: «Ogni giorno cento chilometri per andare a scuola»
di Denise Rocca
Dal monte Altissimo ad Avio: il duro pendolarismo dopo la chiusura dell'Sp 208
Dal 1924 la famiglia Pachera gestisce il Rifugio Monte Baldo, fin dalla sua costruzione: nel tempo ha rimodernato la struttura, trasformandola e ampliandola fino a quella che è oggi, fra il monte Telegrafo e il Monte Altissimo. Nella frazione di Madonna della Neve ad Avio i Pachera non stanno solo stagionalmente, ma ci vivono: tre nuclei famigliari oggi. E la caduta di un masso che ha causato la chiusura della Sp 208, lo scorso 2 ottobre, ha creato un problema economico al rifugio ma incide anche sulla vita quotidiana: il figlio novenne di Alessandro Pachera, Martin, alunno della quarta classe della scuola primaria di Avio, per andare a scuola deve percorrere dallo scorso 2 ottobre 100 km al giorno facendo il giro da Brentonico e Ala per riuscire ad arrivare in classe ad Avio. «Il servizio di scuolabus che giornalmente lo porta e riprende da scuola è stato sospeso per metà – spiega il papà, Alessandro Pachera – nel senso che lo riporta al pomeriggio ma alla mattina dobbiamo accompagnarlo noi con un impiego di tempo importante.
Niente Dad
E per lui è un giro davvero lungo, si parla di un centinaio di chilometri giornalieri con tempi di percorrenza di due ore circa. Inizialmente è rimasto a casa per qualche giorno, avevamo chiesto di attivare la Dad, ma non è stato possibile e quindi è tornato a scuola in presenza, anche perché lui voleva giustamente rientrare con i compagni di classe». Un disagio per il bambino, ma un problema di tutta la famiglia che di fatto vede uno dei genitori assentarsi dal lavoro per accompagnare Martin a scuola. «La chiusura della Sp 208 ha isolato la frazione di Madonna della Neve senza alcuna misura di accompagnamento, comunicazione preventiva né alternative credibili – racconta Pachera – troviamo inaccettabile che i lavori di ripristino siano partiti solo una settimana dopo la caduta del masso e sia anche stata scelta una priorità discutibile: la realizzazione di una canaletta rispetto al ripristino di un collegamento stradale fondamentale per la comunità locale. Il tutto non è stato nemmeno comunicato in maniera chiara a noi cittadini coinvolti. Per esempio vorremmo sapere quale tipo di deroga è stata concessa a Maso Piagu per consentire il transito nel tratto interdetto e perché anche noi altri residenti non godiamo della stessa possibilità visto che subiamo le stesse condizioni e disagi. Su questo io vorrei avere accesso agli atti per capire come e in che modo è avvenuto che noi siamo isolati e non possiamo passare e altri invece hanno condizioni diverse».
Fermo anche il rally
Altra vicenda che va ad aggravare, suo malgrado, le difficoltà dei residenti è il Trentino Rally. Ad essere modificato a causa smottamento e della conseguente chiusura della Sp 208 è infatti anche il tracciato della manifestazione, le cui otto prove speciali sono previste dal 24 al 26 ottobre: la prima prova doveva essere la “Le Cont” Avio – Brentonico, lunga 14,49 chilometri, da ripetere due volte, ma si è modificato il percorso così la gara partirà ora da San Valentino di Brentonico, ma scenderà sotto Pra da Stua e risalirà fino a Dossioli. Per la famiglia Pachera è un problema: «Significa una chiusura totale anche del tratto rimasto aperto della Sp 208 – prosegue Pachera – la viabilità è già molto limitata, se ora si va a chiudere anche il tratto rimasto aperto significa un isolamento totale con tutte le criticità che ne derivano come accesso ai servizi d’emergenza e sanitari, rifornimento dei beni essenziali, spostamenti lavorativi e scolastici. I diritti di accesso e mobilità vanno garantiti, anche comprendendo l’importanza dell’evento sportivo di cui si parla». A margine, una nota personale di Pachera sul rally che sottolinea «la questione della coerenza politica e territoriale rispetto al Monte Baldo: da un lato la volontà di Parco naturale, dall’altro si favoriscono iniziative motoristiche ad alto impatto».
Lo scorso 2 ottobre un masso di grosse dimensioni si era staccato dal versante montuoso lungo la Sp 208 Avio – San Valentino, tra i chilometri 10 e 7, verso le 5.30 del mattino. Uno smottamento che, dal bivio per malga Piagù, ha interessato tre diversi tornanti della strada posizionati uno sopra l’altro, trascinando con sé detriti, sassi e alberi tanto da invadere pesantemente la carreggiata e costringere alla chiusura della strada, da allora i disagi.
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