cronaca

venerdì 6 Ottobre, 2023

Silandro, imprenditore denunciato per sfruttamento: chiuso il cantiere edile

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Oltre metà degli operai è risultata senza un regolare contratto di lavoro
cantiere

Dei sedici operai impegnati nella ristrutturazione di un capannone industriale nel comune di Silandro, ben undici sono risultati privi di regolare assunzione e senza documenti per la legale residenza sul territorio trentino.

È quanto risultato da un’operazione condotta dai finanzieri della Tenenza di Silandro, in collaborazione con la Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano. Gli specialisti delle Fiamme Gialle altoatesine hanno notato una consistente presenza di operai sul tetto di un fabbricato in costruzione, che lavoravano in precarie condizioni di sicurezza, perché sprovvisti dei dispositivi di protezione individuale.

Gli elicotteristi hanno immediatamente allertato il reparto territoriale, che è intervenuto sul posto per i conseguenti controlli, continuando a monitorare dall’alto il sito e vanificando il generalizzato tentativo di fuga degli operai.

L’operazione ha consentito l’identificazione dei sedici lavoratori, tutti di origine straniera, ingaggiati da un’impresa edile con sede in Lombardia, il cui rappresentante legale è stato denunciato, unitamente al capo-cantiere, per il reato di sfruttamento dell’immigrazione clandestina, oltre che per la violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro. L’imprenditore è stato sanzionato per oltre 63.000 euro, con conseguente sospensione dell’attività lavorativa da parte dell’Ispettorato del Lavoro. Nei confronti dei due immigrati irregolari sono state avviate le pratiche per l’allontanamento dal territorio dello Stato.