in classe
giovedì 31 Luglio, 2025
Scuola, con il 6 in condotta scatta l’esame di cittadinanza: ecco cosa cambia per gli studenti
di Redazione
Si parte a settembre. Il ministro Valditara: «Il rispetto per la persona e per le istituzioni è imprescindibile»

L’esame di riparazione anche in condotta. A partire dal prossimo anno scolastico, gli studenti e le studentesse delle scuole medie e superiori che otterranno la sufficienza, quindi il voto 6, in condotta non verranno automaticamente ammessi all’anno successivo, ma dovranno sostenere un elaborato su temi di cittadinanza attiva.
È quanto prevede la riforma del voto di comportamento approvata in via definitiva dal Consiglio dei Ministri, dopo i pareri favorevoli del Consiglio di Stato. «È un segnale forte e chiaro – le parole del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara -: nella scuola italiana il rispetto per la persona e per le istituzioni è imprescindibile».
La condotta, quindi, non sarà più valutata come un elemento marginale o puramente disciplinare, ma come parte integrante del percorso educativo. La riforma, che entrerà in vigore a settembre 2025 affida infatti alla condotta un ruolo formativo a tutti gli effetti e introduce un meccanismo nuovo, con il quale il 6 diventa una soglia critica da cui non si passa se non attraverso un percorso di consapevolezza e un esame scritto. Chi, appunto, avrà 6 dovrà scrivere un elaborato su tematiche di cittadinanza attiva, collegato ai motivi che hanno determinato il voto ottenuto.
La lettera
Prati, la studentessa che denunciò la situazione: «La mia lettera era per la scuola, non contro. Nessuna parola sul disagio, pochi hanno voluto capire»
di Una studentessa del Prati
«Non si trattava di colpire il Prati, ma di migliorarlo. E invece ognuno ha letto solo ciò che voleva leggere: fermiamoci»
L'intervista
Scuola, l'analisi di Pendenza (Liceo Rosmini): «Si chiede ai ragazzi un’alta performance ma se protestano li zittiamo»
di Simone Casciano
Il dirigente: «Dagli orali della maturità alla lettera della studentessa del Prati, episodi che esprimono il disagio dei ragazzi nella scuola di oggi. Un disagio che spesso si manifesta sotto forma di ansia»
Il caso
Ispezione al Prati, i sindacati dopo la petizione dei prof: «Contro di noi attacco ingeneroso, polemica sbagliata»
di Simone Casciano
Di Fiore (Uil): «In organico il 25% dei docenti è precario, servono stabilizzazioni». Meo (Cgil): «Affaire legato a una ristretta cerchia di individui». Bolognani (Cisl): «La scuola non è conciliazione»