L'operazione dei carabinieri di Rovereto
martedì 25 Ottobre, 2022
di Davide Orsato
Tra crisi energetica e inflazione la legna da ardere è diventata un bene prezioso. Tanto che qualcuno pensa addirittura a rubarla. È successo a Terragnolo, piccolo comune tra Rovereto e il passo della Borcola: un posto in cui molti dei 700 abitanti contano sui boschi di loro proprietà per riscaldarsi d’inverno, anche nelle stagioni «normali», a maggior ragione in un difficile come quella che si prospetta.
La denuncia è arrivata ai carabinieri della compagnia di Rovereto due settimane fa. La persona che ha subito il furto si è vista sparire qualcosa come 30 quintali di legna, per un valore di circa 800 euro, secondo i prezzi correnti, poco meno di 400 secondo le quotazioni del 2021. Un quantitativo non facile da trafugare, tanto che è stato necessario l’uso di un camioncino. Lo hanno ammesso gli stessi ladri: una persona, individuata dai carabinieri a seguito delle indagini e un complice, a cui è stato possibile risalire a seguito della «confessione». Il tutto è stato possibile grazie alla raccolta di testimonianze e a una lunga serie di appostamenti, che hanno portato all’individuazione della legna rubata, accatastata ai margini di una zona boschiva, sempre nel territorio comuna di Terragnolo. Ora i 30 quintali, su cui il legittimo proprietario contava per affrontare l’intera stagione invernale, sono stati restituiti, i due reo confessi denunciati a piede libero per furto aggravato. Spetta ora ai giudici accertare le loro responsabilità.
L'indagine
di Benedetta Centin
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