L'anniversario
martedì 14 Febbraio, 2023
«Rolly» festeggia 50 anni di attività, la targa consegnata dalla Sindaca Santi e dall’assessore Spinelli
di Leonardo Omezzolli
Ad aprire i battenti della storica attività, da poco ammodernata da una recente ristrutturazione, furono Pietro «Pero» Righi e la moglie Luisa. Era il 1971

C’era anche l’assessore provinciale Achille Spinelli alla festa per i 50 anni dell’albergo ristorante Rolly di Sant’Alessandro a Riva del Garda. Con lui l’attuale sindaca di Riva Cristina Santi, il padre ed ex sindaco di Riva Bruno Santi che nel 1973 firmò la licenza comunale del locale, i titolari e un corposo numero di amici. La prima cittadina ha consegnato ai titolari una targa con cui l’amministrazione comunale si felicita e si complimenta del non comune compleanno, augurando ai titolari la migliore fortuna anche per il futuro.
Noto in tutto l’Alto Garda, il locale, così come lo sono i titolari Mariella e Rolando (e il compianto Tullio scomparso nel 2015), è un punto di riferimento per chi cerca un luogo amichevole con una cucina aperta anche a tarda sera. Tanti sono i gruppi di amici, sportivi e non solo che dopo una partita, o una serata trovano nella cucina del Rolly un pasto caldo per concludere la nottata o per saziare la più intensa fame.
Il Rolly, come viene chiamato dai più assidui frequentatori è una parte importante del tessuto sociale altogardesano. Generazioni di giovani e meno giovani si sono seduti attorno alle loro tavole stringendo amicizie, coltivando amori, progettando iniziative, sviluppando idee e quanto si possa fare nella convivialità di una pranzo o una cena.
Ad aprire i battenti della storica attività, da poco ammodernata da una recente ristrutturazione, furono Pietro «Pero» Righi e la moglie Luisa. Era il 1971 e subito si volle distinguere il luogo per originalità e creatività. Il nome degli albori che venne scelto da Pietro e Luisa fu «Cam», acronimo di Centro Amatori della Musica, un locale che oltre a un buon piatto sapeva offrire musica dal vivo. Erano anni in cui la movida di stampo “rivierasco/romagnolo” stava entrando prepotentemente nell’animo rivano. Dalla Spiaggia degli Olivi ex Tiffany al Rolly in molti imitavano quella movida che contagiò i giovani di allora e che caratterizzò per un lungo periodo la mondanità rivana. Nel 1973 il locale ottiene la licenza comunale e assume il nome con cui è arrivato ai giorni nostri, Rolly, diminutivo di Rolando, uno dei figli di Pietro. Pietro venne a mancare nel 1978 lasciando il locale ai propri figli Mariella, Rolando (Rolly) e Tullio, quest’ultimo, amato chef che ha dato lustro alla propria cucina fino alla sua prematura scomparsa avvenuta nel 2015. In tutti gli anni di attività la struttura ricettiva e ristorativa ha accolto migliaia di volti sapendo distinguersi per un’ospitalità familiare basata sulla forza e l’unione della famiglia.
Oggi, tra i tavoli e dietro al bancone del Rolly ci sono anche le figlie di Mariella Martina e Michela che sono pronte a continuare la storica attività per i prossimi 50 anni e oltre.
Nella foto (di Fabio Galas) Rolando Righi, il sindaco Cristina Santi, Bruno Santi, Mariella Righi con le figlie Martina e Michela Zanotti (con in braccio il nipotino Pablo, figlio di Martina) e l’assessore provinciale Achille Spinelli.
Il lutto
Morto in moto a vent'anni, sabato l'addio a Mattia Carfioli. Gli amici di Rovereto: «Un ragazzo pieno di vita appassionato di motori»
di Adele Oriana Orlando
Il giovane avrebbe dovuto affrontare la prova scritta per accedere al corso di alta formazione all’Istituto Tecnico Tecnologico Guglielmo Marconi