il caso

domenica 13 Agosto, 2023

Pm Del Tedesco sotto accusa: «Sono stata male»

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Al centro delle polemiche per le dichiarazioni dopo il delitto di Rovereto: «Erano esempi, la registrazione integrale prova la malafede»

«Vittima di un’ingiustizia, di un tiro mancino: sono stata male anche fisicamente». Viviana Del Tedesco, pm con funzioni di procuratore, ha rinunciato a parlare dell’omicidio di Iris Setti: una questione di opportunità, il fascicolo, del resto, è in mano al suo collega Fabrizio De Angelis. Ma la polemica, a una settimana dal delitto non si spegne. Del Tedesco preferisce non commentare la vicenda. Ma fa sapere di «avere l’audio integrale dell’intervista» e di averla sottoposta a diversi colleghi. Se l’Associazione nazionale magistrati regionale l’ha invitata a smentire le sue parole, molti altri colleghi, specialmente da fuori regione, le avrebbero espresso parole di solidarietà nei suoi confronti. Del Tedesco aveva già detto di «aver semplicemente espresso esempi di scuola». A cominciare dalla principale frase incriminata quella sulle qualità fisiche di Chukwuka Nweke («dovrebbe fare le olimpiadi»). Per la pm si tratta di una frase estrapolata: il senso era ben altro. Nweke non era uno sbandato, o almeno così risultava alla procura. Ma una persona in grado di lavorare e di mantenersi, i cui precedenti, benché presenti, non consentivano di prendere provvedimenti ulteriori. «Ho un profondo senso di giustizia – afferma Del Tedesco – siamo davanti a un crimine grave, ma non per questo vanno dette falsità su quella che è la storia penale di una persona». Gli esempi al giornale «La Verità» sarebbero serviti a spiegare questo. Cinquantasette anni, pordenonese di origine, Viviana Del Tedesco è arrivata alla procura di Rovereto, su sua richiesta di trasferimento, nell’autunno del 2020. Precedentemente era pm a Udine, dove si era occupata prevalentemente di reati ambientali. Tra questi, quella relativa al traffico illecito di rifiuti ospedalieri a Latisana e sulla bonifica della palude di Grado. Un filone che, per quanto possibile, ha seguito anche a Rovereto: sua la titolarità dell’inchiesta Suanfarma, lo stabilimento di Lizzana specializzato in molecole per la produzione di antibiotici: l’accusa, in questo caso era di inquinamento ambientale. Tra i casi delicati che ha seguito, quello relativo alla morte di Matteo Tenni, il 44enne morto a seguito di un colpo di pistola sparato da un carabiniere (finito sotto inchiesta) che stava per aggredire: il proiettile l’aveva raggiunto alla gamba. Poi le questioni più recenti, ultima quella di Noriglio, con l’accusa da parte di due avvocati e rivolta alla procura, di non aver dato seguito alle richieste di codice rosso di Mara Fait, finita poi per essere uccisa dal vicino Ilir Shehi Zyba. Alla procura di Rovereto sono stati mesi di superlavoro: i pm erano solo due, oltre a Del Tedesco, De Angelis. Mancava il procuratore capo. Si vociferava che il posto potesse andare proprio alla «supplente» Dal Tedesco, poi, a luglio, la notizia della nomina di Orietta Canova, in arrivo dalla Procura di Vicenza.
Intanto, Iris Setti, attende i funerali: la data dovrebbe essere comunicata nella giornata di domani.