Politica

domenica 29 Ottobre, 2023

Nuovo ospedale, grandi carnivori e politiche abitative: ecco le priorità della futura giunta

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L'agenda del governatore (rieletto) Maurizio Fugatti. Sanità, per la riforma territoriale servono oltre 400 infermieri

Alcune sfide sono imminenti, altre hanno un orizzonte di medio-lungo termine (3-10 anni). Le grandi riforme (sanità territoriale, politiche abitative e familiari), la gestione dei grandi carnivori, i nuovi ospedali di Trento e Cavalese, la ferrovia Rovereto-Riva, il piano anti-siccità, l’inceneritore, la «fase 2» con l’università, la carriera dei docenti, il rinnovo delle concessioni (idroelettrico e A22). Sono questi alcuni dei principali filoni della nuova legislatura, dell’agenda della futura giunta.

Nuovo ospedale del Trentino
Dopo la rielezione, nelle sue prime dichiarazioni, il governatore leghista Maurizio Fugatti ha indicato il nuovo ospedale del Trentino (Not) come la priorità numero uno. La giunta uscente ha archiviato il vecchio progetto e tracciato la road map per il futuro polo ospedaliero e universitario in via al Desert. Costo stimato 550 milioni. Entro il 2025 si conta di assegnare l’appalto, entro il 2030 di finire i lavori. Se così fosse, l’ospedale entrerebbe in funzione dopo una gestazione lunga 30 anni.

Nuovo ospedale di Cavalese
Da un ospedale all’altro. La giunta, dopo una telenovela durata 5 anni, ha deciso per una nuova struttura per le valli di Fiemme, Fassa e Cembra. L’ipotesi ristrutturazione è stata scartata. Il nuovo ospedale potrebbe sorgere in località Dossi, a Cavalese, o lungo la strada di fondovalle, tra Cavalese e Tesero. La Provincia detta i parametri e la Comunità di valle sceglie l’area adatta. Costo stimato 200 milioni. Restano aperte sia la strada del partenariato pubblico privato sia quella dell’appalto tradizionale. Ma c’è un però. La Mak costruzioni ha fatto ricorso al Tar contro la bocciatura del suo progetto. Che non sia l’inizio di una nuova odissea giudiziaria?

Sanità territoriale
A proposito di ospedali, la Provincia deve mettere a terra i finanziamenti del Pnrr per la riforma della sanità territoriale. La scadenza del 2026 è sempre più vicina. Le 10 Case della comunità e i 3 Ospedali di comunità — circa 23 milioni totali — saranno cattedrali nel deserto? Attualmente mancano 250 infermieri. Il Pnrr richiede altri 180-200 infermieri. Il Trentino riuscirà ad attrarli?

Le politiche abitative e familiari
L’altra priorità indicata da Fugatti è la casa. La maggioranza vuole riformare la legge di settore. Ma una delle sfide più importanti sarà quella di far decollare il fondo immobiliare da 100 milioni di Cassa del Trentino, che ha l’ambizione di riqualificare edifici dismessi, creare nuove abitazioni ad affitto scontato, tra cui alloggi per gli stagionali, e residenze di cohousing.
Il centrodestra, inoltre, si è posto l’obiettivo di rafforzare il rapporto tra le politiche di sviluppo economico e quelle familiari. Per contrastare il calo delle nascite, sono state già introdotte alcune misure, perlopiù bonus, criticati tanto dai sindacati quanto dalle imprese. La sfida è creare un sistema strutturale: ci si riuscirà?

Grandi carnivori
Tre le priorità non può non esserci la gestione dei grandi carnivori. È stato un cavallo di battaglia della campagna elettorale di Fugatti. L’obiettivo è quello di ridurre la popolazione di lupi e orsi attraverso un piano di abbattimenti. Il pressing su Bruxelles e Roma è già partito.

Ferrovia Rovereto-Riva
Da Roma si attendono i fondi per la ferrovia Rovereto-Riva del Garda, sbandierata come una partita già chiusa dal ministro leghista Matteo Salvini. L’analisi costi-benefici è stata fatta. Costo 317 milioni. Il progetto è stato inserito in appendice al contratto di programma ministero-Rfi, ma i soldi non ci sono ancora. Dal ministero delle Infrastrutture, inoltre, Trento e Bolzano stanno attendendo la gara per il rinnovo cinquantennale della concessione dell’A22, a fronte di investimenti pari a 7,5 miliardi.

Piano anti-siccità e inceneritore
Rimanendo in tema concessioni, tra gli obiettivi a breve termine c’è il rinnovo della gestione delle centrali idroelettriche. La risorsa idrica è finita al centro del programma del centrodestra. Per prevenire i periodi di siccità è stato promesso un piano decennale per la sistemazione degli acquedotti. Servono 460 milioni. Tra il dire e il fare ci passerà il mare?
L’altra grande partita è quella dell’inceneritore. La giunta ha impostato il percorso. Bisognerà scegliere la localizzazione e poi avviare la fase di realizzazione.

Istruzione e università
La legislatura si è chiusa in un clima di tensioni tra Provincia e Università. L’assessore uscente Achille Spinelli sta mediando. Auspica una «fase 2» della legge delega: più fondi, dopo una trattativa con Roma, e nuovi obiettivi. Sul fronte scuola, invece, rimane l’ambizione di introdurre una premialità per i docenti. La riforma delle carriere è stata affondata. Chissà se riuscirà a riemergere.