Turismo
lunedì 14 Novembre, 2022
di Redazione
«I danni rischiano di essere irreparabili. Non riguardano solo il territorio comunale di Rocca Pietore, dove sono in pericolo tante attività economiche e decine di posti di lavoro, ma l’intera area della ski area di cui la Marmolada è parte fondamentale e integrante». È l’appello che Marmolada srl, la società che gestisce gli impianti funiviari della ‘Regina delle Dolomiti’, e il comune bellunese di Rocca Pietore lanciano al consorzio Dolomiti Superski affinchè «intraprenda ogni azione utile per consentire l’apertura della stagione invernale sul massiccio». Dal 3 luglio scorso infatti, quando l’improvviso distacco di un seracco di ghiaccio e roccia travolse e uccise 11 alpinisti, il ghiacciaio è zona rossa. Ordine del comune trentino di Canazei. «Stiamo attendendo le relazioni tecniche della Protezione civile – assicura il sindaco Giovanni Bernard -. Prima di tutto servono rassicurazioni sulla sicurezza». Ma gli impiantisti premono.
«Malgrado il mutamento della situazione di fatto, determinato dall’importante diminuzione delle temperature sul ghiacciaio, l’ordinanza comunale emessa nel periodo estivo lo rende tuttora inaccessibile, impedendo alla società le ordinarie attività di manutenzione e preparazione necessarie all’apertura delle piste alla pratica dello sci, prevista per sabato 3 dicembre 2022», si legge nella nota di Marmolada srl.
Grandi opere
di Redazione
Sono dodici le principali opere d’arte (fra ponti, viadotti, sovrappassi) sulle quali i convogli diretti a Trento dovranno transitare nel loro viaggio tra l’innesto con la A4 e la stazione autostradale di Trento sud
L'indagine
di Redazione
Secondo le stime Terranostra di Coldiretti, gli italiani pernotteranno durante le vacanze pasquali una media di 2 notti, con oltre 150 mila stranieri, prevalentemente tedeschi, svizzeri, olandesi, francesi e statunitensi, che in media soggiorneranno almeno 4 giorni
La celebrazione
di Redazione
Accanto all'arcivescovo Lauro Tisi e a non meno di duecento preti trentini, erano presenti l’arcivescovo emerito di Trento monsignor Luigi Bressan, 84 anni, quest’anno al traguardo del 60° di ordinazione presbiterale e del 35° di ordinazione episcopale e il noneso di Denno monsignor Giancarlo Bregantini