Tasse

mercoledì 26 Ottobre, 2022

Imis, ostruzionismo del centrodestra contro gli aumenti sulla seconda casa

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Andrea Merler pronto al muro contro muro: «Delibera ingiusta perché si cercano risorse da mettere a bilancio impoverendo le famiglie»

«Il sindaco Ianeselli cerca risorse da mettere a bilancio affossando le famiglie che l’anno prossimo dovranno pagare il doppio delle imposte sulla casa. Chi concede la seconda casa in comodato a figli, a genitori, ai nonni o ai nipoti non può pagare il doppio di quanto ha fin qui pagato. Perché questi non ci lucrano ed è assolutamente ingiusto il raddoppio di questo balzello. Contro questa delibera abbiamo presentato 450 emendamenti». La dichiarazione di «guerra» è stata annunciata ieri (26 ottobre) dal leader dell’opposizione di centrodestra a Palazzo Thun Andrea Merler, affiancato dai consiglieri Vittorio Bridi (Lega) e Giuseppe Urbani (Fratelli d’Italia).

La delibera in questione, all’odine del giorno del Consiglio comunale in questa tornata ma che potrebbe slittare alla prossima, riguarda la rideterminazione delle aliquote Imis sulle proprietà immobiliari. «Si tratta di una delibera oltre che ingiusta anche incoerente – spiega Merler – perché riduce le imposte sulla seconda casa qualora chi la affitta intenda farci un lucro attraverso un canone concordato. Che non è un canone sociale o moderato ma sostanzialmente uguale o di poco inferiore a quello di mercato. Con questo meccanismo il Comune intende recuperare 700 mila euro da chi affitta la casa gratuitamente ai parenti più affini, per poi darne altri 400 ad altri cittadini che invece dagli affitti ricavano un introito».

Nella delibera è poi previsto un aumento del 15% per qualsiasi casa oltre la seconda casa: «Anche contro questo provvedimento abbiamo presentato emendamenti, anche se su questo aspetto siamo disposti al dialogo». Nessun dialogo invece sugli aumenti per le seconde case date in comodato gratuito ai parenti: «Su questo sarà muro contro muro – assicura Merler – perché non si tassa chi non ci guadagna e chi fa un gesto di solidarietà familiare».

Ma da qualche parte i soldi si devono trovare, il bilancio necessità di entrate: «Quando vuole questa amministrazione i soldi li trova – assicura il consigliere – ad esempio per le piste ciclabili, per i box-bici, per gli ascensori verso la collina, con gli autovelox disseminati in città. E poi ci sono tanti immobili inutilizzati, dall’ex Comune all’ex Ostello: vendano quelli per trovare risorse».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche i consiglieri di Lega e Fratelli d’Italia. «Qui si fa cassa sulle famiglie – ribadisce Bridi – e se un padre ha un appartamento che vuole dare a suo figlio non deve pagare l’Imis». Caustico il consigliere Urbani: «Qui si torna alle teorie novecentesche contro la proprietà privata. Questi provvedimenti non fanno altro che aggravare la situazione economica delle famiglie».

Contro la delibera presentata dalla giunta comunale partirà dunque l’ostruzionismo con 450 emendamenti. Due quelli di merito. Questo il testo del primo: «Premesso che: il Comune vuole fare cassa raddoppiando l’aliquota che devono pagare i proprietari di una seconda casa anche se concessa in comodato gratuito a figli, nipoti, ossia a parenti in linea diretta entro il secondo grado; tale azione non considera il valore meritorio di un proprietario di non lucrare su un immobile e non considera l’alto valore di  solidarietà del comodato in ambito familiare; l’imposta che passerebbe dall’attuale 0,49 allo 0,895 appare gravosa per i cittadini, oltreché ingiusta, posto che altra misura già innalza l’Imis per ogni prima casa dopo la seconda da 0,895 a 1,05 con aumento del 15%». Sulla base di questa considerazione le minoranze chiedono il mantenimento dello status quo. L’altro emendamento di merito intende invece contrastare la proposta di aumento di chi, in generale, «è reo di avere una seconda casa».