Il personaggio

venerdì 10 Novembre, 2023

I novant’anni dell’avvocato Deflorian. Una personalità poliedrica festeggiata da amici e istituzioni

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Alle spalle una lunga carriera giuridica al fianco delle persone più deboli e indifese

A ondate sono sopraggiunti amici, conoscenti, ex colleghi, ex primi cittadini, finanche l’abbraccio affettuoso dell’attuale sindaca reggente, Giulia Robol: per ore ieri mattina, al Via Dante 20 Cafè, è continuato l’andirivieni di chi ha voluto festeggiare il novantesimo compleanno dell’avvocato Oliviero Deflorian. A dirigere il traffico degli amici di una vita e di conoscenti illustri che non sono voluti mancare all’appuntamento con il brindisi per un traguardo così tondo Paolo Farinati, organizzatore dell’evento, che ha contribuito anche a collocare fisicamente il segnale stradale all’esterno del locale, con la magica cifra nel bel mezzo, simbolo di rinascita, di energia positiva e di libertà per la numerologia.
All’interno, una tavolata allestita con stuzzichini e bollicine per tutti, che non ha mai sofferto il vuoto per un secondo. L’avvocato Deflorian ha veramente potuto toccare con mano, e a lungo, la stima e l’affetto di quanti hanno avuto modo di conoscerlo nei svariati ambiti del suo impegno professionale e personale. A dimostrazione dell’apprezzamento, del resto, la stessa composizione bislacca della tavolata, “politicamente correttissima” per così dire, dal momento che ha ospitato trasversalmente personaggi di primo piano e di diversa fede politica come Mario Cossali presidente dell’Anpi e Renzo Michelini, Bruno Ballardini e Pietro Monti, assessori e consiglieri oltre a ex primi cittadini, Mauro Conzatti, Paolo Mirandola e lo storico e stimato segretario generale del comune Primo Vicentini. Un mondo variegato che si è riunito per festeggiare uno stimato professionista e pregevole uomo, capace di dare qualcosa ad ognuno di questi personaggi così diversi fra loro.
Intanto all’avvocato, giunto abbronzato e in mise giovanile, nessuno avrebbe dato gli anni millantati, davvero incredibili come la somiglianza, sempre più evidente, con il padre, l’indimenticabile musicista Silvio Deflorian. Al braccio la sua Elisa Badoch, sposata qualcosa come 57 anni fa. Quando la stuzzichiamo chiedendole almeno un difetto del marito, conosciuto da tutti come persona di grande correttezza, coerenza, umanità, intelligenza e umiltà, dopo avervi pensato un attimo, risponde: «Ha il vizio di sorvegliarmi sempre quando sto in cucina – spiega – mi chiede se ho messo il sale e se ho mescolato abbastanza». Davvero imperdonabile, soprattutto quando si ha una moglie che in cucina sa cavarsela benissimo! Scherzi a parte, il festeggiato ha sorriso, ma si è anche lievemente commosso (neanche a dirlo, è stato solo per un nanosecondo) nel sentire la descrizione che del suo carattere hanno fatto gli amici presenti, tra cui il professor Carlo Andreatta: disponibile, aperto, buono soprattutto. A testimoniare questo, una lunga carriera giuridica al fianco delle persone più deboli e indifese, che ha sempre assistito con competenza, ma anche con grandissimo altruismo e vicinanza per le vicende umane che le coinvolgevano. Al traguardo, anche questo prestigioso, dei cinquant’anni di attività legale gli è stato conferito dall’allora presidente dell’Ordine degli avvocati di Rovereto Mauro Bondi il tarlo dorato, la spilla che testimonia il mezzo secolo di professione, per lui che aveva iniziato nell’ottobre del 1964.
Una personalità ironica e volitiva quella di Oliviero Deflorian, piena di un’energia che non pare in nulla scalfita dal passare del tempo. Tant’è che ora non saranno di sicuro questi suoi incredibili 90 anni portati in grande scioltezza a fermarlo: «Siamo in procinto di raggiungere l’Irlanda – ci dice infatti, già elettrizzato all’idea di una nuova partenza – perché andiamo a trovare nostro nipote Luca che, in quarta liceo, sta frequentando la scuola all’estero con il programma Erasmus». E negli occhi passa per un attimo il guizzo birbante d’un giovanotto in procinto di partire per una nuova avventura a riprova che l’età non è riuscita ad adombrare in nulla una personalità aperta al mondo e alle sue bellezze.
È con queste parole che l’amico Paolo Farinati, artefice di questa festa di compleanno ad uno spirito ancora da ragazzino, racchiude il senso di tutta una vita: «Oliviero è stato cittadino, avvocato, e pubblico amministratore stimato. Il fatto che sia figlio del maestro Silvio Deflorian non è ininfluente dal momento che fin da piccolo ha assimilato e amato la bellezza della musica e del canto. Ancora oggi frequenta con assiduità il Teatro Zandonai e la Sala Filarmonica e ama raccontare di una Rovereto Atene del Trentino che conosce molto bene. Non a caso, oggi è l’amato presidente onorario dello storico Coro Bianche Zime di Rovereto. Personalmente lo considero un roveretano doc e a lui va il mio più grande, affettuoso e sincero augurio di buon compleanno».