Cultura

martedì 5 Dicembre, 2023

«Hausmusik. Diletti strumentali», nel volume di Roberto Gianotti ecco nove composizioni inedite firmate Laurence Feininger

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Il volume sarà presentato domani, mercoledì 6 dicembre, alle ore 18.30 nella Sala delle Marangonerie al Castello del Buonconsiglio, nell’ambito del Festival Trento Musicantica

Si intitola «Hausmusik. Diletti strumentali» il nuovo volume, edito dalla prestigiosa LIM, prodotto dal Centro di eccellenza Laurence Feininger, che sarà presentato mercoledì 6 dicembre alle ore 18.30 nella Sala delle Marangonerie al Castello del Buonconsiglio, nell’ambito del Festival Trento Musicantica.

La pubblicazione, come sempre accuratamente dotata di apparati critici, contiene, per la cura di Roberto Gianotti, nove composizioni inedite – databili tra il 1930 e il 1940 – di Laurence Feininger, proseguendo l’ambizioso progetto di far conoscere e di valorizzare, oltre alla grande produzione sacra cattolica dei musicisti romani del Sei-Settecento raccolta da Laurence, anche l’opera compositiva dei membri della famiglia Feininger (il padre Lyonel, non soltanto pittore ma pure musicista e compositore e il figlio Laurence). Laurence Feininger infatti lasciò a Trento non solo la sua immensa biblioteca di musica liturgica, ma anche le sue composizioni, prodotte negli anni giovanili e quindi, dopo un lungo periodo di “pausa”, negli anni Settanta, prima di morire in un incidente d’auto nel 1976. L’edizione di tutte le opere per tastiera, curata nel 2019 da Alberto Delama, ha già permesso di conoscere i preludi e fughe del 1933-1934, le tre Suite giovanili per tastiera e le ultime composizioni, per un totale di ventidue lavori. La recente biografia su Laurence Feininger di Giuseppe Calliari (Laurence Feininger: un cammino di vita alla ricerca del sublime tra arte, musica e fede, Trento, Fondazione Museo storico del Trentino – Centro di Eccellenza Laurence K.J. Feininger, 2022) consente, per la prima volta, di considerare e valutare la vita e l’opera di Feininger, comprendendo il suo itinerario artistico e spirituale anche in relazione all’opera creativa. Le composizioni ora edite, da una fuga per violino solo, a due concerti grossi per 10 strumentisti, passando attraverso sonate per flauto o clarinetto, erano destinate al diletto casalingo (Hausmusik), da suonare tra amici (a Trento Don Lorenzo le suonava con i filarmonici come Dario Segatta e Guido Crepaz ed altri giovani studenti), ma possono costituire un tassello interessante nel repertorio dei moderni gruppi cameristici che vogliano dedicarvi uno sguardo curioso. Lo stile di scrittura, che Francesco Luisi definisce, nella dotta prefazione al volume, di “contrappunto totale” restituisce naturalmente un imprimatur famigliare focalizzato sugli studi bachiani e approfondito, sino a divenire unico e solo modus componendi, attraverso la continua frequentazione della musica antica. Se l’unico modo per apprezzare caratteristiche e qualità di un’opera musicale rimane poi l’ascolto dal vivo, l’appuntamento di questa sera, accanto alle parole di Giuseppe Calliari e Cosimo Colazzo, propone un prezioso assaggio di queste pagine interpretate dall’ensemble Labirinti Armonici, guidato dal violinista Andrea Ferroni: un gruppo specializzato nella musica antica e dunque particolarmente sensibile a raccogliere le caratteristiche neo-barocche di un linguaggio discendente da quelle polifonie. Ingresso libero.