politica
venerdì 9 Febbraio, 2024
Fratelli d’Italia, si va alla conta dei voti per la leadership del partito: sfida tra Ambrosi e Iurlaro
di Donatello Baldo
La deputata trentina è stata convocata a Roma davanti al collegio dei probiviri accusata dal commissario Urzì di aver remato contro la sua linea

Il gruppo consiliare fa un passo indietro, sembra che nessuno degli eletti si metterà a disposizione per la leadership di Fratelli d’Italia. Né Daniele Biada, a cui molti hanno guardato, né Christian Girardi. Il tentativo di mediazione tra le parti sembra dunque saltato: «Anche se una candidatura terza — spiega lo stesso Biada — sarà possibile ricercarla fino al giorno del congresso», che sarà celebrato il 17 febbraio. Un nome “unitario” infatti — se solo facessero un passo indietro tutti gli altri — non avrebbe bisogno del rispetto dei termini di presentazione della candidatura. Termini che scadono domani, e si sa già che Alessia Ambrosi si è presa per tempo e ieri ha provveduto a depositare il suo nome per la corsa alla presidenza del partito. Manca lo sfidante, ma sembra questione di ore e poi anche Alessandro Iurlaro scioglierà la riserva e ufficializzerà la sua discesa in campo.
Si andrà dunque alla conta, e vincerà chi meglio convincerà gli iscritti. Sembra siano circa 700, come ha dichiarato il commissario uscente Alessandro Urzì, anche se gli elenchi non sono ancora stati consegnati al gruppo che sostiene la deputata.
Deputata che ieri è stata convocata a Roma davanti al collegio dei probiviri, una sorta di tribunale interno a Fratelli d’Italia. Accusata dal commissario Urzì di aver remato contro la sua linea, sarebbe stata invitata a dare la sua versione, com’è giusto che sia. La notizia della convocazione di Ambrosi è circolata ieri, unita alla notizia di una possibile sospensione della deputata da Fratelli d’Italia. «Ricostruzione priva di ogni fondamento — dicono i suoi — falsità messa in giro da chi cerca di fermare la sua volontà di prendere in mano il partito, facendolo uscire da una situazione di conflitto ormai permanente».
politica
Trento, il Consiglio provinciale preme sul Governo: «Riconoscere lo stato di Palestina»
di Simone Casciano
Ieri il testo, presentato dall’opposizione, primo firmatario Paolo Zanella e con la firma di tutti i consiglieri di minoranza, è stato votato anche dalla maggioranza: «Ora azioni concrete»
L'intervista
Alto Adige/Südtirol, in un libro si indaga la (possibile) indipendenza: «E se il Sudtirolo diventasse uno Stato? La scelta è politica»
di Emanuele Paccher
L’associazione Noiland pubblica in italiano il testo edito la prima volta nel 2023. «Non ci sarebbero conseguenze economiche. E il Trentino sarebbe il primo partner»
l'intervista
Pergine, Oss Emer: «Provinciali 2028? Punto ad esserci. Stavolta potrei cedere alle sollecitazioni»
di Giovanna Venditti
Sindaco per quasi tre mandati, da 4 mesi è tornato a capo della sua azienda edile: Morelli? «Riconosce il lavoro precedente fatto da noi ma se fa il part-time sbaglia»
L'intervista
Proporzionale, Daldoss frena gli entusiasmi del Patt: «Parlarne ora è prematuro, aspettiamo la Consulta sul terzo mandato»
di Simone Casciano
Per il consigliere provinciale, fuoriuscito da Fratelli d'Italia, discuterne adesso è «inappropriato». Prima serve capire cosa deciderà la Corte Costituzionale