Il lutto

venerdì 7 Novembre, 2025

Domani a Zambana l’ultimo addio ad Alex Ugolini, il 22enne morto a causa di un incidente stradale

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Il sindaco di Lavis Paolazzi: «Una perdita enorme, ci stringiamo alla famiglia»

L’addio ad Alex Ugolini sarà domani, sabato, alle 15 nella chiesa parrocchiale di Zambana. A dargli l’ultimo abbraccio la famiglia e gli amici. Sia Lavis che Zambana si stringeranno attorno a papà Ezio con Marina, le sorelle Aurora e Beatrice, i nonni Luciano e Giuliana, le zie Monica e Giorgia e alla fidanzata Alessia. Tutti ricordano il grande entusiasmo e la grande forza di spirito di Alex che a 22 anni aveva avviato una sua impresa agricola e aveva il grande sogno nel cassetto di diventare un bravo maestro di sci. Sogni e progetti di un ragazzo normale con grande forza d’animo cresciuto grazie all’amore paterno e alle zie che lo hanno seguito e amato nella sua purtroppo breve vita. Domenica sera aveva accompagnato a casa la sua fidanzata e poi stava riaccompagnando un’altra amica fino a Denno. La fidanzata, che abita a Mezzolombardo e lavora in un salone di parrucchiere ieri ovviamente non era al lavoro. Erano fidanzati da circa un anno e il ragazzo si era offerto di accompagnare la giovane. Il sindaco di Lavis Luca Paolazzi, ieri, ha voluto ricordare il povero Alex: «È una perdita enorme per tutta la nostra comunità. Tutto il paese si stringe attorno alla famiglia in un momento così terribile».
Alex era stato coinvolto in un terribile schianto con l’auto lungo la statale 43, all’altezza dello svincolo per Denno, domenica sera. I familiari del ragazzo hanno sperato che potesse salvarsi ma le sue condizioni erano troppo gravi. I medici del reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Chiara di Trento, dopo il periodo di osservazione durato sei ore, ne hanno dichiarato il decesso mercoledì sera. «Per noi una grande tragedia» le parole dei parenti, inconsolabili. Una tragedia che è di una famiglia ma anche di un’intera comunità.
«Già domenica sera sapevamo che avremmo perso il nostro Alex, purtroppo non ce l’ha fatta, no: abbiamo trascorso 72 ore di agonia, le 72 ore più lunghe della nostra vita. Abbiamo male al cuore, è a pezzi. Siamo disperati» racconta sua zia Giorgia Ugolini che non riesce a trattenere le lacrime e a darsi pace. Lei, con l’altra zia Monica, con i nonni Luciano e Giuliana, hanno cresciuto con tanto amore quel ragazzo e le sue sorelle più grandi, le gemelle Aurora e Beatrice, assieme al padre Ezio Ugolini. Una vita a Maso Callianer, la frazione più a nord del paese di Lavis, dopo Zambana e dopo la Nave San Felice: poche case, poche vie, immerse nelle campagne, quelle a cui il ventiduenne Alex lavorava con tanta dedizione e tanto impegno.
La zia lo ricordava con parole commosse: «Era il sole per noi, amava la vita, era un generoso, dal cuore grande, sempre sorridente. Lui con le sue passioni per i motori, per la campagna e per lo sci» ancora la zia che racconta del nipote e dei sogni che coltivava e che in parte stava realizzando: dalla passione appunto per i motori che gli aveva trasmesso il padre camionista, con cui aveva girato l’Europa fin da quando era piccolo, all’azienda agricola che aveva aperto a suo nome quest’anno, e ancora l’esame per diventare maestro di sci che voleva ritentare. Insomma, uno splendido ragazzo con tanta voglia di vivere, di realizzarsi, di far stare bene gli altri. Tutto cancellato da un maledetto destino che ha spezzato la giovane vita. «Alex aveva riportato a casa la fidanzata a Mezzolombardo e stava dando un passaggio all’amica 18enne, finita anche lei ricoverata in rianimazione al Santa Chiara — racconta la zia — Alex era appunto un generoso e quando la studentessa dell’alberghiero gli ha chiesto di accompagnarla al convitto lui è passato a prenderla. Al bivio per Denno, a causa del maltempo, di quelle bombe d’acqua, mio nipote ha perso il controllo dell’auto ed è finito sull’altra carreggiata da cui è sopraggiunta un’altra vettura e c’è stato lo scontro».