La votazione
domenica 2 Marzo, 2025
Cacciatori trentini, Matteo Rensi è il nuovo presidente
di Redazione
Il fotografo ha vinto la sfida contro l'albergatore Mario Mazzoldi 15 distretti a 5
È Matteo Rensi il nuovo presidente dell’Associazione cacciatori trentini. Il fotografo professionista, 47 anni, già vicepresidente da due mandati, ha vinto conquistando il voto in 15 distretti su 20 (per la vittoria erano necessari 11). Rensi era in sfida con l’albergatore Mario Mazzoldi, 58 anni: succede all’avvocato Stefano Ravelli. I cacciatori hanno votato nelle sezioni locali nella giornata di oggi, 2 marzo, con un’affluenza stimata attorno al 60%.
«Ringrazio il mio gruppo, che si è messo a disposizione, per il lavoro fatto sul territorio in questi due mesi – il commento a caldo di Rensi – il risultato, 15 distretti su 20, è gratificante e ci sprona a proseguire sui punti del nostro programma. Ringrazio quanti hanno partecipato, che sono davvero tanti, e i candidati dell’altra lista per essersi spesi in questo confronto elettorale».
«Siamo esposti a un forte rischio proveniente dal diffondersi di una cultura animalista che non riesce a comprendere l’importanza della caccia — aveva detto Rensi poco prima della votazione — Avvieremo progetti e azioni specifiche che rilanciano la nostra cultura. Coinvolgeremo, inoltre le consulte distrettuali per raccogliere criticità, riflessioni e creare confronto dal basso, valorizzando ogni contributo del mondo venatorio».
Il caso
Cianobatteri e acqua verde al lago di Canzolino: Pergine chiede l’intervento di Appa
di Johnny Gretter
Fioriture algali e cattivi odori spingono il Comune a chiedere un tavolo tecnico. Coinvolti anche i Comuni dei laghi di Piné, Levico e Caldonazzo per un piano contro l’inquinamento delle acque
Cultura
La montagna a colori e in bianco e nero: a Trento la mostra degli scatti di Silvio Pedrotti e quelle del nipote Pietro Cappelletti
di Gabriella Brugnara
«Gli occhi sulla montagna» mette a confronto le immagini di due generazioni di fotografi per raccontare l’ecosistema alpino, tra bellezza, storia e fragilità ambientale