Il caso

venerdì 10 Marzo, 2023

Aggressione in val di Rabbi, indentificato l’orso: è Mj5 e ha 18 anni. Fugatti: «Sarà catturato e abbattuto»

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Le analisi del Dna hanno consentito di riconoscere il plantigrado. Il governatore: «Seguiremo il piano Pacobace. Si sposta molto e non sarà facile catturarlo»
Orso cucciolo (Immagine di repertorio)

È stato individuato dopo le analisi genetiche condotte dalla Fondazione Edmund Mach l’orso ritenuto responsabile dell’aggressione di domenica in val di Rabbi. Nel corso della consueta conferenza stampa di giunta, in agenda questa mattina venerdì 10 marzo a Spormaggiore, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha annunciato che si tratta di Mj5 (e non l’orsa Jj4 come ipotizzato all’inizio). Il plantigrado ha 18 anni e si sposta molto velocemente. Il governatore ha anche annunciato le intenzioni della giunta: «L’orso verrà catturato e abbattuto, come previsto dal piano Pacobace dopo un parere obbligatorio ma non vincolante dell’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale)».

Le reazioni degli animalisti

Non si sono fatte attendere le reazioni degli animalisti. Il Wwf invita ad «analizzare con cautela le dinamiche che hanno portato all’attacco», rilevando che è importante capire se il cane che accompagnava l’aggredito era slegato o meno. «I casi di orsi che causano ferimento di persone per la prima volta – prosegue la nota del Wwf – senza aver manifestato comportamenti simili in precedenza, vanno valutati attentamente caso per caso. L’auspicio è che la Provincia Autonoma di Trento riprenda un percorso fondato sulla promozione della convivenza, partendo dalla conoscenza e non dai pregiudizi».

Meno diplomatica l’Enpa:  «L’identificazione dell’orso coinvolto nell’incidente con l’uomo e il suo cane in Val di Rabbi, Mj5, è coincisa immediatamente con una dichiarazione di condanna a morte del plantigrado: come protezione animali ci opporremo con ogni mezzo a questa decisione ingiusta che sa tanto di campagna elettorale».

La Lav, lega antivivisezione, minaccia denunce: «I rilievi eseguiti sul luogo dell’incidente hanno evidenziato che lo scontro con la persona coinvolta è avvenuto in prossimità di un punto cieco del sentiero, fatto che ha causato sorpresa e spavento sia all’uomo che all’orso. No a qualsiasi ipotesi di uccisione, si proceda esclusivamente con la radiocollarizzazione dell’orso e successivo monitoraggio. Siamo pronti a denunciare chiunque dovesse macchiarsi dell’uccisione non necessitata dell’orso Mj5».

Quanto all’Oipa, l’organizzazione internazionale protezione animali, definiscono «sconcertanti le dichiarazioni odierne del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, intenzionato a chiedere un parere positivo all’Ispra che gli consenta di abbattere l’orso che domenica scorsa ha ferito un escursionista in Val di Rabbi con quello che con ogni probabilità è stato un ‘falso attacco’ per proteggersi».

Il ministro

«Sul caso dell’orso che ha aggredito l’escursionista in Val di Rabbi, sono certo che la Provincia Autonoma di Trento saprà prendere la decisione più opportuna, tenendo conto del previsto parere dell’Ispra – afferma il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin – è trovare una soluzione che assicuri l’incolumità di escursionisti e turisti, in linea con le normative nazionali e comunitarie a tutela delle specie protette e nell’ambito del Piano d’azione per la conservazione dell’orso bruno (Pacobace), che prevede interventi commisurati a fronte di determinati comportamenti. Occorre valutare dunque il caso nel dettaglio accertando la situazione nel suo complesso e l’effettivo grado di pericolosità dell’animale».