La storia

lunedì 10 Novembre, 2025

«Suonare insieme è la vera lezione»: Giorgio Perini Cavaliere per il progetto che integra 52 ragazzi con bisogni speciali

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Trent’anni di insegnamento e un metodo innovativo che usa colori e simboli per insegnare la musica ai ragazzi con disabilità: la storia di un docente che ha fatto scuola

Il 4 novembre scorso, in occasione della giornata dell’Unità nazionale, Giorgio Perini, insegnante e musicista della Scuola Musicale delle Giudicarie, è stato insignito a Trento dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica. Un premio che per Perini è il riconoscimento non solo delle sue conquiste personali ma anche del lavoro svolto assieme alle colleghe insegnanti, anch’esse nominate Cavaliere lo scorso 2 giugno.

Il titolo viene conferito ai cittadini che si sono distinti per meriti nel campo delle scienze, lettere, arti, economia e per l’impegno in attività sociali, filantropiche e umanitarie. Per ottenerla è necessario avere almeno 35 anni e dimostrare le proprie effettive benemerenze verso la Nazione.

«Credo sia stato premiato il percorso – afferma il neocavaliere – l’attività che svolgo all’interno della Scuola Musicale delle Giudicarie. Penso non sia un caso infatti che la stessa onorificenza sia stata conferita anche alle mie colleghe, Marty Florence e Gabriella Ferrari, in occasione della scorsa Festa della Repubblica».

«Per quanto mi riguarda, sono diplomato al conservatorio in percussioni. Insegno dal 1992 e ho svolto attività di docenza sia presso i corpi bandistici che come esperto in musica nelle scuole elementari e nelle scuole musicali. Ho anche svolto il periodo del militare con la banda nazionale dell’esercito, a Roma, e attività concertistica come **timpanista e percussionista».

«Dal 2001 – racconta ancora Perini – lavoro per la Scuola Musicale delle Giudicarie, cosa che mi ha portato a trasferirmi a Tione da Rovereto. In Giudicarie ho continuato a svolgere le attività di docente, sia per le bande musicali che per gli istituti comprensivi. Credo che una delle ragioni che ha portato al riconoscimento del cavalierato sia da attribuire all’attività della Scuola Musicale, che a livello regionale è l’unica a mettere in campo lezioni dedicate ai ragazzi con bisogni educativi speciali (Bes)».

Un metodo innovativo: «Il nostro intento – spiega – non è solo di svolgere sessioni di musicoterapia, ma di integrare pienamente ragazzi con disabilità all’interno di ensemble musicali, oltre che metterli in condizione di suonare da soli per godere appieno della loro musica. Stiamo lavorando tantissimo su questo aspetto e i risultati si stanno vedendo, tanto che **quest’anno abbiamo avuto 52 ragazzi Bes iscritti ai nostri corsi».

Il metodo didattico alla base del lavoro della Scuola Musicale delle Giudicarie viene da lontano: «Anni fa – spiega il docente – Gabriella Ferrari, che è la direttrice della Scuola, ha importato il metodo “Figure Notes” dalla Finlandia, presto diventato il fulcro del nostro lavoro coi disabili. Si tratta di un sistema di insegnamento che assegna colori e simboli alle note, rendendo più semplice l’apprendimento della musica. Ciò si adatta perfettamente ai bisogni delle persone affette da disabilità ma funziona anche con i ragazzi che hanno più difficoltà a imparare tramite sistemi classici. In pratica è un ottimo modo per godere del far musica senza un grande lavoro teorico e accademico a monte».

«Nel tempo – conclude Perini – la nostra esperienza accademica si è fusa con nuovi metodi didattici, dando frutti importanti: tanti ragazzi Bes oggi sono pienamente integrati nei gruppi musicali e fanno musica anche solo per il piacere di farla. L’emozione di ricevere questa onorificenza dal Presidente della Repubblica è stata enorme: è il segno che il lavoro di squadra, la formazione continua e la passione condivisa portano risultati concreti».