Sanità

giovedì 18 Settembre, 2025

Prevenzione, al via lo screening per le 49enni. E arriva il mammografo potenziato con l’intelligenza artificiale

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Il nuovo macchinario, da 250mila euro, consentirà di effettuare analisi personalizzate

L’Apss scommette sull’AI per migliorare la prevenzione in uno dei tumori più diffusi: il cancro al seno. Da oggi, giovedì 18 settembre, infatti, l’unità operativa di senologia clinica dell’Azienda sanitaria provinciale dispone di un nuovo mammografo di ultima generazione, potenziato con l’intelligenza artificiale. Contestualmente è stata annunciata l’estensione del programma di screening gratuito anche alle donne di 49 anni.

L’inaugurazione si è svolta al Centro per i servizi sanitari di Trento, nella nuova area dedicata allo screening al piano terra della palazzina B, alla presenza del direttore generale dell’Apss Antonio Ferro, della direttrice della senologia Marvi Valentini e del neo dirigente generale del Dipartimento salute della Provincia, Andrea Ziglio.

Screening personalizzato

Il nuovo mammografo, del valore di 250mila euro e donato dalla Banca per il Trentino-Alto Adige, integra tre software basati sull’intelligenza artificiale. Non sostituiscono il radiologo, ma lo affiancano migliorando precisione, velocità e capacità di individuazione delle lesioni sospette.
Tra le funzioni: analisi immediata delle immagini, calcolo automatico della densità mammaria e possibilità di personalizzare lo screening in base al rischio individuale.
Entro il 2025 anche gli altri mammografi di Trento e Rovereto saranno aggiornati con gli stessi sistemi, a beneficio di tutte le donne coinvolte nel programma.

Lettere in arrivo alle 49enni

Dal mese di agosto sono partite le prime lettere di invito alle 49enni residenti in provincia, che potranno effettuare gratuitamente una mammografia ogni due anni. L’obiettivo è estendere gradualmente l’offerta anche alle donne tra i 45 e i 48 anni, appena disponibili nuove risorse di personale.Il Trentino si conferma già ai vertici nazionali per adesione allo screening mammografico. Nel 2024 l’82,7% delle donne tra i 50 e i 69 anni ha partecipato, contro una media nazionale del 53,8%. Risultati significativi anche nella fascia 70-74 anni, non obbligatoria a livello nazionale: qui l’adesione ha raggiunto l’84,2%, contro il 64,5% in Italia.
Complessivamente, lo scorso anno sono state eseguite circa 40mila mammografie, che hanno permesso di intercettare 250 tumori e avviare i casi alla Breast Unit provinciale.

Nuovi spazi più accoglienti

Il progetto ha previsto anche una riorganizzazione degli spazi, realizzata dal Dipartimento infrastrutture dell’Apss con un investimento di 125mila euro. Gli ambienti sono stati resi più funzionali e accoglienti anche grazie a una donazione di 9mila euro dell’Aido Val di Non, destinata a decorazioni che trasmettono serenità alle pazienti.
«La prevenzione resta uno degli obiettivi prioritari della sanità provinciale – ha commentato il direttore generale Antonio Ferro –. L’introduzione dell’IA e l’estensione dello screening rafforzano il nostro impegno in oncologia».
Per la direttrice Marvi Valentini, «l’intelligenza artificiale non sostituisce il medico, ma ne aumenta l’efficacia: consente diagnosi più tempestive, soprattutto nei casi complessi, e screening sempre più personalizzati».
«Investire in innovazione significa migliorare la cura e rendere i nostri servizi sanitari più attrattivi», ha aggiunto Andrea Ziglio, portando i saluti dell’assessore Tonina e ringraziando le realtà che hanno sostenuto il progetto.