Tennis
lunedì 8 Settembre, 2025
Us Open, Jannik Sinner cede lo scettro a Carlos Alcaraz: ora è lui il numero uno al mondo. Quanti punti li separano
di Redazione
Dopo 65 settimane la vetta del ranking mondiale Atp ha cambiato padrone, con l'altoatesino sceso a 10.780 punti e lo spagnolo salito a 11.540

Ora che la permanenza da numero uno del tennis si è dissolta sotto i micidiali colpi di Carlos Alcaraz, si guarda subito all’immediato futuro cercando di capire se per Jannik Sinner ci sono margini per un controsorpasso. Dopo 65 settimane la vetta del ranking mondiale Atp ha cambiato padrone, con l’altoatesino sceso a 10.780 punti e lo spagnolo, artefice di due mesi perfetti e da assoluto dominatore, salito a 11.540, con un margine di 760 lunghezze. Era prevedibile che Alcaraz sarebbe andato meglio dello scorso anno, dove aveva raccolto pochissimi punti tra i due 1000 nordamericani e lo Us Open. Ma le vittorie di Cincinnati e New York (proprio contro Jannik) hanno sorpreso soprattutto per la qualità del suo gioco.
Riprendersi lo scettro per l’altoatesino non sarà affatto facile (e sarà ancora più arduo se Alcaraz manterrà questo standard) e potrebbero anche passare dei mesi prima di issarsi nuovamente sulla cima più alta. Questo perché fino alla fine del 2025 l’azzurro dovrà difendere 2.880 punti, contro i soli 950 di Alcaraz. A fine settembre tornerà a Pechino, dove l’anno scorso perse in finale, e anche vincendo Sinner non guadagnerebbe punti netti, perché Alcaraz nel frattempo sarà impegnato a Tokyo. Inoltre a Shanghai Sinner deve difendere 1.000 punti da campione in carica, contro gli appena 200 dello spagnolo. Per non parlare delle Finals: Sinner ha in palio 1.500 punti, contro i 200 del rivale.
Insomma, appare difficile per Sinner tornare in testa entro la fine dell’anno ma non impossibile. Per incamerare punti, dato che per tre mesi l’azzurro è stato fermo nell’anno solare per via della squalifica per doping, può disputare qualche torneo in più del rivale, ad esempio il 1000 di Bercy, o alcuni indoor europei come Vienna o Basilea. Ma il rischio vero è che fino a fine anno non ci siano dei veri ribaltoni in classifica. E anche il 2026 partirà in salita. Agli Australian Open del prossimo gennaio l’italiano difenderà 2.000 punti per via del successo della passata edizione, contro gli appena 400 dello spagnolo. Riportarsi in vetta sarà dunque un’impresa da fenomeno. «Non diventerò mai come lui, ma sarà necessario spingermi fuori dalla zona di comfort ogni tanto per provare a diventare un giocatore migliore», ha assicurato Sinner dopo la finale persa agli Us Open, già pronto all’assalto.
Una cosa è certa: a meno di sorprese, legate per esempio all’arrivo di un “terzo incomodo”, per molti anni potrebbero essere l’italiano e lo spagnolo a dividersi i trofei più importanti nel tennis internazionale.