la storia
giovedì 19 Giugno, 2025
Andrea Tomasini e il podcast dedicato alla cultura nerd: «Dal mio studio di Susà racconto l’universo geek»
di Matteo Arnoldo
Il giovane esplora le profondità del mondo comics: «Anche tra i fumetti ci sono opere impegnate: parlano di temi come depressione e diversità»

Parlare di fumetti in pochi minuti è difficile. Farlo bene è difficilissimo. Questa è la complicata missione assunta da Andrea Tomasini, che attraverso il suo podcast “Fumetti e altri rimedi” esplora le profondità del mondo comics in modo accorto e mai banale, analizzandone le sfumature e presentando un prodotto differente.
«Il podcast nasce prendendo ispirazione da un amico, che a sua volta ne aveva messo in piedi uno che parla di giochi da tavola. Tutti, però, si occupavano di recensioni e invece io cercavo qualcosa di diverso, qualcosa che non c’era – spiega il giovane 35enne, che lavora in una legatoria – Così mi venne l’idea di dare vita ad un prodotto che io stesso avessi avuto voglia di ascoltare».
Dal suo studio di Susà, dal quale registra, Tomasini racconta il mondo geek – quella cultura composta da appassionati di tecnologia, videogiochi, fantasy, fumetti/manga e dei giochi di ruolo – con competenza ma scucendosi la scomoda etichetta di ‘esperto’, definendosi piuttosto un semplice appassionato. «Rimasi folgorato dall’anime di Dragon Ball, prima che dal fumetto. Successivamente conobbi One Piece, che rimane tuttora il mio preferito in assoluto. Da lì è stata una continua evoluzione. Dopo 25 anni di collezionismo e letture mi è impossibile fermarmi», racconta a proposito delle origini della sua passione. Nonostante negli ultimi decenni si sia segnata un’apertura al fenomeno, questa cultura subisce tuttora le accuse dell’immaginario collettivo d’appartenere al mondo infantile, volendola relegare ad un ruolo marginale.
Così la paura d’essere derisi o addirittura emarginati, spesso spinge gli appassionati a non esporsi. Non Tomasini, che al contrario ci mette la faccia. O meglio, la voce. Scartata a priori l’ipotesi video, nel febbraio del 2023 inizia a registrare le prime puntate che ad oggi sono arrivate a contare una quarantina di episodi e che vedono il suo podcast, non di rado, tra le prime posizioni di categoria con una media di 400 ascolti su un periodo di due settimane. «All’inizio parlavo da solo, poi ho cambiato format. Ora mi diverto di più a dialogare con ospiti, scambiandoci opinioni e conversando a ruota libera – spiega – Ho più stimoli e questo arricchisce il prodotto. E’ pura condivisione di una passione comune».
L’intento del podcast, precisa, è grattare la superficie della trama per esplorarne il messaggio narrativo e quindi tutti quei concetti che vanno oltre la semplice sequenza degli eventi. «Credo non esistano letture di serie B. Non è importante cosa leggi, l’importante è farlo e basta. Leggere, conoscere ed essere informati. Più si legge, più si ha il potere sulla propria vita e sulle decisioni che si prendono. Essere consapevoli di ciò che c’è attorno a noi, anche banalmente attraverso un fumetto – rimarca il content creator – Anche nei fumetti ritroviamo dei valori: ci sono letture leggere, passeggere, ma ci sono anche quelle impegnate. Alcuni manga portano a riflettere su tematiche importanti quali la diversità sociale, la depressione mentre altri, ad esempio, mostrano il marciume della società giapponese. Veicolano un messaggio e non sono certo letture secondarie».
Il vastissimo mondo dei manga pare riuscire a coprire tutti i possibili interessi, andando a soddisfare qualsiasi esigenza del consumatore. Forse è proprio grazie questa caratteristica – o a causa di essa – che ancora ad oggi vengono visti con sospetto. Se infatti relegare questo mondo alla sola sfera puerile non è corretto, è anche vero che spesso il fumetto è il primo approccio dei ragazzi con la lettura. «Un consiglio che voglio regalare a chi si avvicina a questo mondo è rivolto ai genitori. La loro paura è legittima. I fumetti hanno target d’età e perciò non tutti vanno bene per chiunque. Dico a loro di informarsi, senza demonizzare tutto subito. I mezzi per farlo ci sono», conclude Tomasini.
Il podcaster sarà presente all’edizione 2025 del Pergine Comics (foyer del teatro) dove racconterà di fumetti, animazione e dove interverrà con gli ospiti speciali. «Il Festival quest’anno è chiamato a salire di livello – la sua opinione – Ormai ogni paese ha la propria fiera e Pergine dovrà essere brava a distinguersi per le esperienze che avrà da offrire al pubblico. Sarà un anno di transizione, con l’obiettivo di una crescita costante. Rispetto agli scorsi anni ci saranno molte più attività, panel e possibilità di interazione con la fiera».
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