L'intervista
sabato 14 Giugno, 2025
Giuseppe Abbagnale: «Quando a Seul io, Carmine e Agostini conquistammo un terzo del medagliere italiano. Galeazzi? Un amico ci commuoviamo riascoltando le sue telecronache»
di Lorenzo Fabiano
La leggenda del canottaggio si racconta: «Peppino scatenato, Carmine introverso, io moderato»

«Giuseppe e Carmine, ultimi 250 metri. E andiamo a vincere!». La voce, così strozzata dall’emozione che pareva il rombo di un motore a scoppio, è quella inconfondibile di Giampiero Galeazzi che per oltre un decennio, tra il 1981 e 1993, fece da colonna sonora dell’epopea dei fratelli Abbagnale: Giuseppe, Carmine, e poi Agostino, e con loro il timoniere dalla taglia tascabile, Peppino di Capua. Una voce, quella di Galeazzi, così trascinante nel suo pathos che portò il canottaggio nelle case di milioni di italiani coinvolgendo anche chi sapeva a malapena governare un pedalò sulle riviere di Ferragosto. Abbagnale è nell’immaginario collettivo sinonimo di canottaggio, di una storia di famiglia che allo sp...
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