Università
venerdì 6 Giugno, 2025
La Provincia di Trento aumenta le borse di studio. Bonus speciale per gli studenti stem: +20%
di Redazione
I fuori sede potranno ricevere fino a 7.072 euro, i pendolari 4.132 euro

Gli importi base delle borse di studio per l’anno accademico 2025/2026 aumentano dello 0,8% rispetto all’anno precedente sulla base dei criteri fissati a livello nazionale. È quanto ha deciso la Giunta provinciale che ha approvato una delibera sugli indirizzi generali rivolti a Opera Universitaria per la programmazione degli interventi in materia di diritto allo studio universitario.
In particolare per gli studenti fuori sede la borsa di studio sarà di 7.072,10 euro, per i pendolari, invece, di 4.132,86 euro, infine per quelli in sede di 2.850,26 euro.
Rimangono invece invariati i requisiti economici stabiliti dalla Provincia: ISEE fino a 26.000 euro e ISPE fino a 52.000 euro. Valori più contenuti rispetto ai limiti nazionali, per garantire una maggiore e sostenibilità delle misure e assicurare a tutti i soggetti idonei l’erogazione della borsa di studio.
«Si tratta di un passaggio fondamentale per garantire continuità e coerenza alle politiche di sostegno agli studenti universitari – ha spiegato il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca Achille Spinelli – nel rispetto dei livelli essenziali di prestazione fissati a livello nazionale e degli obiettivi di autonomia della Provincia autonoma di Trento».
Le nuove linee guida recepiscono le modifiche introdotte a livello statale, in particolare i decreti del Ministero dell’Università e della Ricerca emanati a febbraio 2025, che hanno aggiornato gli importi delle borse di studio e i valori ISEE e ISPE per valutare la condizione economica degli studenti.
Confermate anche le maggiorazioni della borsa di studio, previste per alcune categorie specifiche: + 15% per studenti economicamente svantaggiati, fino a + 40% per studenti con disabilità, + 20% per studentesse che scelgono corsi STEM.
Una delle novità principali riguarda gli studenti che, dal prossimo anno accademico, si iscriveranno a settembre al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia in linea con la recente riforma nazionale, il primo semestre sarà ad accesso libero, seguito da un test nazionale per l’ammissione al secondo semestre. In questo contesto, Opera Universitaria dovrà garantire l’accesso ai benefici del diritto allo studio anche per chi intraprende questo nuovo percorso.
«Altro elemento significativo è l’attenzione ai cosiddetti studenti “care leavers” – ha aggiunto il vicepresidente – ovvero giovani che, al compimento della maggiore età, vivono fuori dalla famiglia d’origine sulla base di un atto dell’autorità giudiziaria. Per loro si aprirà la possibilità di accedere ai posti alloggio, anche se formalmente non risultano fuori sede. Con questi indirizzi – ha concluso Spinelli – la Provincia intende proseguire il proprio impegno nel garantire un sistema universitario sempre più accessibile, attento al merito, ai bisogni sociali ed economici e capace di rispondere alle trasformazioni del contesto nazionale e locale».
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