cronaca
mercoledì 17 Luglio, 2024
Turista aggredito a Dro da un orso, da «Le Figaro» a «Le Point»: la notizia rimbalza sui quotidiani francesi
di Sara Alouani
Inevitabili i riferimenti alla morte di Andrea Papi, avvenuta poco più di un anno fa. Le Monde aveva dedicato un'intera inchiesta alla morte del ragazzo

Un «grande spavento, ma nessun danno grave». Comincia così l’articolo sul quotidiano francese Le Point, che ieri mattina ha ripreso la notizia del turista francese attaccato e ferito da un orso nel comune di Dro. Una notizia che è rimbalzata per alcune ore su moltissime altre teste come Sud-Ouest, Le Huffpost et L’Est Républicain che titola l’occhiello «notizia sorprendente».
Così molte altre testate che hanno riportato, però, in modo molto superficiale quanto accaduto: «L’uomo francese di 43 anni è stato attaccato da un orso mentre passeggiava nei boschi nella zona di Naroncolo, nel nord Italia» spiega Sud-Ouest senza entrare nel dettaglio ma semplicemente riferendo che «è stato leggermente ferito e che è fuori pericolo». Le Point specifica anche che Vivien Traiffaux (il nome non è riportato da alcuna testata) «è stato curato rapidamente e ha avuto bisogno solo di alcuni punti di sutura». Nessuna ripresa sull’accaduto da parte di due dei quotidiani di punta dell’oltralpe Le Monde e Le Figaro: sul web non sono comparsi alcuni riferimenti e nemmeno sulle prime pagine di oggi.
Inevitabili, invece, tra le pagine dei quotidiani francesi, i riferimenti alla morte di Andrea Papi, avvenuta poco più di un anno fa. Le Monde, l’anno scorso, aveva addirittura dedicato un’intera inchiesta all’aggressione che causò la morte del 26enne solandro.
cultura
International Alliance for Mountain Film, confermato il Presidente uscente Jabi Barayazarra
di Redazione (Foto di Cristian Baldessari)
Domani, in occasione del Gala di premiazione dei vincitori delle Genziane, sarà consegnato il Gran Premio dell’Iamf al regista francese Sébastien Montaz-Rosset
la reazione
Formaggio a latte crudo, dopo l'evento formativo per i gestori di caseifici Giovanni Battista Maestri esulta: «Una rivoluzione»
di Redazione
Il padre del piccolo Mattia e portavoce dell’associazione a tutela delle vittime dei prodotti a latte crudo: «Bene questo cambio di rotta. Ma tra gli ospiti c'erano politici che hanno partecipato alla presentazione della concessione del marchio della Val di Non al Caseificio di Coredo»