Abbonati
Login
Leggi ILT Online
Icona social network
Icona social network
Logo ilT Quotidiano
martedì 1 Luglio 2025
    • Podcast
    • Editoriali
    • Video
    • Photogallery
Icona social network Icona social network
  • Città e valli
    • Trento
    • Valle dei Laghi
    • Rovereto e Vallagarina
    • Alto Garda e Ledro
    • Pergine Valsugana
    • Bassa Valsugana
    • Primiero Tesino e Vanoi
    • Giudicarie
    • Valle di Non e Sole
    • Valle di Fiemme e Fassa
    • Lavis Rotaliana Paganella e Cembra

TRENTO

  • Cronaca
  • Politica
  • Le inchieste
  • Crisi climatica
  • Economia
  • Le storie
  • Le grandi interviste
  • Cultura&Spettacoli
  • Sport
  • Motori
  • La giostra dei bambini
  • Salute
  • Scuola
  • Università e ricerca
  • Bolzano-Innsbruck (Euregio)
  • Italia
  • Mondo
  • Redazionali
Abbonati
Login
Leggi ILT Online
Salta al contenuto

il forum

Gardini (Confcooperative): «L'alluvione in Emilia-Romagna, peggio del Vajont. Iccrea-Ccb, in futuro saranno insieme»

di Margherita Montanari

Il presidente di Confcooperative al Festival dell'Economia con il panel «Un nuovo modello di capitalismo tra sostenibilità e diseguaglianze»

L'intervista

Claudia Parzani (Borsa Italiana) e il valore del capitale umano: «La diversità spinge la crescita. Parità di genere? Manca l’urgenza»

di Margherita Montanari

La vice-presidente de Il Sole 24 Ore, ospite del Festival dell'Economia, parla delle imprese del futuro. «Un’azienda non può immaginare il proprio futuro omettendo riflessioni sulla sostenibilità o sull'innovazione»

L'intervista

«L’orso? Non allontanerà i turisti»

di Enrico Callovini

Bernabò Bocca (Federalberghi): «Sostenibilità, ci sono mercati attentissimi»

festival dell'economia

Saskia Sassen e «le città palcoscenico delle nuove disuguaglianze»

di Simone Casciano

La sociologa tratta il tema delle trasformazioni urbane: «I grattacieli emblema della società duale. Serve uno spazio aperto a diverse condizioni»

L'intervista

Festival dell’Economia, l’appello del Nobel Yunus: «Servono banche sociali. Sistema non sostenibile»

di Sara Alouani

Padre del microcredito e della Grameen Bank, è considerato «il banchiere dei poveri»: «La ricchezza deve scorrere anche verso il basso». Sarà oggi a Trento

In un mondo che vede un'alternanza sempre più drammatica di siccità e alluvioni, la lotta alla privatizzazione dell'acqua e per la conversione ecologica devono andare di pari passo. A sostenerlo Corrado Oddi, storico attivista e referente del Tavolo di lavoro sulla siccità del Forum italiano dei movimenti per l’acqua. Negli scorsi giorni, è stato in Trentino, ospite dell’incontro «Acqua tra siccità e diritti», convegno che ha aperto il Festival d’Altra Quota, al parco Santa Chiara di Trento. Corrado Oddi, mai come quest'anno l’acqua è stata al centro dell’attenzione. Prima la siccità record, e ora le alluvioni in Emilia Romagna. Cosa c’entra con il vostro movimento, che si batte contro la privatizzazione dell'acqua? «Le drammatiche alluvioni e frane di questi giorni sono certamente eccezionali, ma non si può non vedere come abbiano a che fare con il cambiamento climatico, che alterna fenomeni siccitosi a eventi alluvionali estremi, con l’incuria del territorio e lo scriteriato consumo di suolo. L’acqua sarà una risorsa sempre più scarsa, e quindi da utilizzare fuori da logiche predatorie e di mercato. La lotta alla privatizzazione del servizio idrico e quella per la conversione ecologica contro il cambiamento climatico sono due facce della stessa medaglia». Molti italiani vi hanno conosciuto nel 2011, ai tempi della storica vittoria ai referendum contro la privatizzazione dell’acqua. Cosa è cambiato da allora? «Il referendum ha rallentato i processi di privatizzazione, ma non si è andati verso la ripubblicizzazione del servizio idrico come chiedeva il voto degli italiani. L’abolizione della cosiddetta remunerazione del capitale investito, cioè il profitto garantito per il gestore del servizio idrico, non c’è mai stata, le si è semplicemente cambiato denominazione nome in “riconoscimento degli oneri finanziari”. Siamo in presenza di un totale azzeramento della volontà popolare». Come è cambiato il Forum dopo il 2011? «Negli anni siamo andati avanti nella battaglia per la ripubblicizzazione del servizio idrico sia a livello nazionale che dei territori, però abbiamo anche incrociato due temi emersi con forza negli ultimi anni: i cambiamenti climatici e la salvaguardia ambientale». Cosa risponde a chi sostiene che nella gestione dell'acqua il privato è più efficiente del pubblico? «Che è una leggenda metropolitana. I privati ragionano in termini di profitti e dividendi, non in una logica di risparmio e utilizzo efficace della risorsa. A livello nazionale, ad esempio, abbiamo più del 40% di perdite dalle reti idriche, però non si sono mai fatti grandi investimenti per ristrutturarle. Per i soggetti gestori non è conveniente investire in infrastrutture che dovranno restituire al termine delle concessioni». Eppure quest’anno, con la siccità, l’acqua è diventata all’improvviso una priorità. Qualcosa si muove? «Purtroppo no: non si vuole ragionare sul fatto che siamo in presenza di fenomeni strutturali e ormai costanti. Il Decreto siccità, invece, si muove ancora una volta in una logica emergenziale. Come se bastasse nominare un Commissario straordinario e riproporre la logica delle grandi opere come dighe e grandi invasi, una ricetta vecchia e superata che in realtà si traduce soprattutto in favori ai costruttori». Cosa proponete invece? «Bisognerebbe andare esattamente in direzione opposta rispetto a questo decreto. Ragionare sulla conversione ecologica dell’agricoltura e dell’industria, eliminando o convertendo produzioni e coltivazioni fortemente idroesigenti, come mais e allevamenti intensivi. E investire nella ristrutturazione delle reti idriche. Abbiamo stimato che ci vorrebbero circa 10 miliardi nell'arco di 5 anni per ridurre le perdite a un livello fisiologico attorno al 10%, da finanziare con le risorse del Pnrr e con i profitti realizzati dai gestori. E poi affrontare il grande tema del dissesto idrogeologico, procedendo non a ulteriori interventi di artificializzazione ma alla rinaturalizzazione di fiumi e laghi e arrestando il consumo di suolo. Spesso sono iniziative previste dalle Direttive europee, su cui l’Italia è fortemente inadempiente. Sembrano proposte articolate su tempi lunghi, ma quelli per le grandi opere non lo sono di meno». Nel mondo si è tenuta la prima Conferenza Onu sull’acqua da quasi cinquant’anni. Un segnale incoraggiante? «È stata senz’altro un elemento positivo, però questo genere di conferenze si conclude con grandi obiettivi, ma poi nei fatti poi si va da altre parti. A livello mondiale un miliardo di persone non ha accesso all'acqua potabile. Già oggi nel mondo molti conflitti coincidono con situazioni in cui c’è scarsità d'acqua, eppure si interviene ancora con la privatizzazione del servizio idrico. L’alternativa tra considerare l’acqua come bene comune o come merce al pari di tutte le altre diventa sempre più urgente». Il Trentino si era sempre sentito immune a queste dinamiche: da una parte è ricchissimo d’acqua, dall’altra la sua gestione è gestita quasi sempre a livello locale. «Sulla gestione ci sono certamente differenze rispetto alle multiutility quotate in borsa che gestiscono altri territori, ma credo che nessuna situazione sia immune dalla logica del profitto. Sulla supposta abbondanza di acqua, basta guardare a quello che succede ai ghiacciai. Siamo in presenza di un fenomeno che modifica gli ecosistemi dappertutto, anche se in modo differente. Occorre prenderne coscienza perché è a rischio la vita sul pianeta e anche anche nel nostro Paese».

L'intervista

«Acqua, prioritario ridurre le perdite»

di Marco Ranocchiari

Gestione dell’oro blu, interviene Oddi, padre del referendum del 2011

Il sindaco Franco Ianeselli

L'intervista

Ianeselli: «In centro è tornata l’eroina»

di Alberto Folgheraiter

Il sindaco: «Troppi maleducati in giro. Valutiamo di eliminare i monopattini»

L'intervista

Trentino Volley, il saluto di Kazijski: «Finale perfetto, dispiace andare via. Mai dire mai, magari torno da allenatore»

di Simone Casciano

Il capitano racconta lo stupore e il sapore unico di questo scudetto, il quinto in Italia tutti con la maglia gialloblù

L'INTERVISTA

L’arcivescovo Tisi: «Accorpiamo le parrocchie. Così ridisegno la Chiesa trentina»

di Alberto Folgheraiter

In questi mesi, assieme ai suoi collaboratori, sta riorganizzando la diocesi. Costretto dalla carenza di clero ma anche dal mutamento dei tempi

L'esperto

Orso e informazione, parla Alessandro de Guelmi: «Deficit da colmare, serve prevenzione e ascolto»

di Alessandro de Guelmi

Dopo mesi di silenzio, parla e scrive in prima persona, uno dei massimi esperti di orsi in Trentino. Alessandro de Guelmi, ex veterinario della Provincia, fa il punto sulla situazione

Paginazione degli articoli

< 1 … 50 51 52 53 54 … 68 >
Icona articoli più letti

Più letti

Elicottero

Mori: bimba di 4 anni cade dal balcone al secondo piano

Trento, un'orsa con due cuccioli si aggira sopra Ravina. La Sat e la circoscrizione: «Prestare attenzione»

L'azienda leader nel settore, l'amore per gli Usa e la montagna: chi era Mattia Micaglio, vittima del tragico incidente al passo San Pellegrino

Icona articoli consigliati

Articoli consigliati

L'intervista

Simone Moro: «Per gli Ottomila le agenzie offrono pacchetti a pagamento»

L'intervista

Martalar, l'artista del legno. «Sono un montanaro autodidatta, la natura è la mia vita. I bambini mi difendono»

Il concerto

Music Arena, esordio senza il botto: in duemila per Lucio Corsi e Diodato

Ricerca

La flora batterica aiuta a scoprire il tumore del colon retto: lo studio dell'Università di Trento

Rovereto

Caporalato, il caso dei lavoratori che rinunciano alla causa per 200 euro. Ma per i sindacati ne dovevano ricevere fino a 330 mila

La storia

Carlo Budel in ospedale: «C'è un culto dell'alcol pericolosissimo, i giovani lo devono sapere»

la reazione

Migranti trasferiti, la dirigente scolastica Ghetta: «Ci vuole più rispetto per i bambini, hanno diritto di finire la scuola»

La questione

Emergenza casa, un'altra famiglia con minore e donna incinta finiscono per strada: protesta in Provincia

Emergenza casa, un'altra famiglia in mezzo alla strada
  • Cronaca
  • Politica
  • Le inchieste
  • Crisi climatica
  • Economia
  • Le storie
  • Le grandi interviste
  • Cultura&Spettacoli
  • Sport
  • Motori
  • La giostra dei bambini
  • Salute
  • Scuola
  • Bolzano-Innsbruck (Euregio)
  • Italia
  • Mondo
  • Redazionali
  • Trento
  • Valle dei Laghi
  • Rovereto e Vallagarina
  • Alto Garda e Ledro
  • Pergine Valsugana
  • Bassa Valsugana
  • Primiero Tesino e Vanoi
  • Giudicarie
  • Valle di Non e Sole
  • Valle di Fiemme e Fassa
  • Lavis Rotaliana Paganella e Cembra
  • Podcast
  • Editoriali
  • Video
  • Photogallery

Editore: Synthesis s.r.l. – Via Maccani, 108/21 – 38121 Trento | Capitale sociale: 10.000,00
Codice Fiscale e N. Iscrizione al Registro Imprese 02674160227
Copyright © Synthesis s.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Accessibilità 2.0
  • Redazione
  • Contattaci
  • Pubblicità
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Credits
  • Abbonamenti
  • Cronaca
  • Politica
  • Le inchieste
  • Crisi climatica
  • Economia
  • Le storie
  • Le grandi interviste
  • Cultura&Spettacoli
  • Sport
  • Motori
  • La giostra dei bambini
  • Salute
  • Scuola
  • Bolzano-Innsbruck (Euregio)
  • Italia
  • Mondo
  • Redazionali
  • Trento
  • Valle dei Laghi
  • Rovereto e Vallagarina
  • Alto Garda e Ledro
  • Pergine Valsugana
  • Bassa Valsugana
  • Primiero Tesino e Vanoi
  • Giudicarie
  • Valle di Non e Sole
  • Valle di Fiemme e Fassa
  • Lavis Rotaliana Paganella e Cembra
  • Podcast
  • Editoriali
  • Video
  • Photogallery