femminicidio in grecia

sabato 6 Aprile, 2024

Uccisa dall’ex mentre chiede aiuto alla polizia che rifiuta di scortarla: «Non siamo un taxi». È polemica in Grecia

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Gli ultimi drammatici momenti della giovane mentre parlava con il call center, pochi secondi prima che il suo ex compagno la attaccasse e uccidesse, sono stati registrati e resi pubblici dal programma Live News di Mega

«Un’auto di pattuglia non è un taxi». La riposta data dall’agente di servizio al call center greco per le emergenze alla 28enne Kyriaki Griva, che chiedeva soccorso prima di essere uccisa dall’ex fidanzato, sta suscitando grandi polemiche in Grecia.

La giovane donna è stata uccisa a coltellate dal suo ex compagno 39enne, fuori dalla stazione di polizia di Agioi Anargyro, alla periferia di Atene, dove si era recata proprio per denunciare le ennesime minacce ricevute dall’uomo. Griva aveva chiesto di essere scortata a casa. Al commissariato le hanno detto di chiamare il ‘100’, il numero per le emergenze.

Gli ultimi drammatici momenti della giovane mentre parlava con il call center, pochi secondi prima che il suo ex compagno la attaccasse e uccidesse, sono stati registrati e resi pubblici dal programma Live News di Mega.

«Aiuto, è qui, è venuto qui», si sente dire da Griva, mentre, poco dopo, si sentono le grida «la sta uccidendo, la sta uccidendo». In precedenza la giovane aveva chiesto l’invio di una volante che la scortasse a casa. «L’auto della polizia non è un taxi, te la manderò a casa se vuoi», la riposta dell’operatore, che ha affermato di non essersi reso conto della situazione di pericolo e che ora è stato rimosso dall’incarico. Il portavoce del governo greco, Pavlos Marinakis, intervenendo ad un programma televisivo, ha affermato che sono stati commessi degli errori nel comportamento della polizia. «Quello che è successo ad Agioi Anargyros non può essere né scusato né compensato, tutto è andato storto», ha detto Marinakis, aggiungendo che il fatto va condannato, ma le donne che hanno bisogno di aiuto non devono scoraggiarsi e deve restare la fiducia nelle forze dell’ordine.