L'inchiesta

martedì 21 Marzo, 2023

Truffa sulle mascherine, imprenditore trentino ai domiciliari

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Colpito dalla misura Paolo Paris, indagato assiema ad altre cinque persone. Il tribunale del riesame di Bologna ha accolto la richiesta della procura di Reggio Emilia, che conduce l'indagine, soprannominata «The Mask»

Truffa (milionaria) sulle mascherine, domiciliari per un imprenditore trentino, Paolo Paris, indagato assieme ad altre cinque persone dalla procura di Reggio Emilia, nell’ambito dell’inchiesta «The Mask», condotta dalla guardia di finanza reggiana. Il tribunale del riesame di Bologna ha accolto il ricorso (presentato proprio dalla procura emiliana) in merito alla richiesta di arresti domiciliari nei confronti di due imprenditori: oltre a Paris, Lorenzo Scarfone, residente in provincia di Reggio.  La vicenda risale al marzo del 2020, allo scoppio della pandemia da Covid 19 in Italia e riguarda un appalto da 5,6 milioni di euro per la fornitura di mascherine affidato in forma diretta dal’Asl di Reggio nei primi, cruciali, giorno, quando i dispositivi di protezione erano pressoché introvabili.

L’accusa per i due imprenditori è quella di truffa aggravata ai danni dello Stato, frode nelle pubbliche forniture, ipotesi di reato per le quali si ritengono sussistenti le esigenze cautelari. Oltre a loro, ci sono altri quattro indagati per corruzione, emissione e utilizzo di fatture inesistenti, tra cui anche l’ex risk manager dell’azienda sanitaria Pietro Ragni (ora in pensione), Giovanni Morini (ingegnere e responsabile del servizio prevenzione e protezione della stessa azienda sanitaria locale) e due intermediari, un imprenditore francese e uno spagnolo attivi nel commercio di dispositivi medici.

Lo scorso settembre, il riesame aveva rigettato la richiesta del sostituto procuratore Marco Marano, titolare del fascicolo d’inchiesta, di sequestrare il presunto profitto del reato, calcolato in oltre due milioni di euro.