Salute
venerdì 12 Luglio, 2024
Trento, si riaffaccia il Covid: 13 casi in ospedale
di Davide Orsato
Sei i pazienti positivi in geriatria, ricoverati per altre patologie. Ferro (Apss): «Nessuna emergenza»

Una settimana fa sembrava scomparso. Lo confermava anche uno studio dell’Adep, l’agenzia per la depurazione della Provincia. Nelle analisi delle acque reflue non c’era traccia del virus Sars-Cov2, quello del Covid. Pochi giorni dopo, invece, si torna a fare i conti con la malattia, che si è ripresentata all’ospedale Santa Chiara. Una situazione già vista — fa sapere l’azienda provinciale per i servizi sanitari — e tutt’altro che emergenziale. Tuttavia i casi ci sono: tredici quelli contati nei reparti. Sei, in particolare, arrivano da geriatria: vengono curati separatamente, secondo i protocolli, per evitare la diffusione del virus. «Ma non è stato allestito un reparto Covid — precisa il direttore generale Antonio Ferro — e la situazione non è tale da generare preoccupazione. Va oltretutto detto che questi pazienti sono “con” Covid, cioè ricoverati per altre patologie. Questo ci rassicura perché significa che il sistema di monitoraggio adottato all’interno degli ospedali trentini funziona».
I nuovi casi emergono a distanza di pochi giorni (dieci per la precisione) dalla fine dell’obbligo di mascherine nelle case di riposo: difficile dire, però, se c’è una correlazione. Quello che è certo è che molti dei pazienti sono in età avanzata: il Covid è noto per diffondersi in strutture chiuse, come le residenze sanitarie per anziani, che sono anche gli individui più esposti al virus. Proprio in questi giorni, l’istituto superiore di sanità ha segnalato una ripresa di casi, segnalata come «ondata estiva». Ondata dovuta all’ennesima variante, la Kp.3. In particolare, nel periodo dal 27 giugno al 3 luglio, sono stati registrati in tutta Italia 3.855 nuovi casi. Numeri non elevati, ma quel che colpisce è l’aumento rispetto alla settimana precendente, in cui si erano registrati 2.505 casi: una crescita del 25%. La regione più colpita è il Lazio, mentre al Nord il contragio risulta più contenuto. Raramente, però, i nuovi casi sono tali da fare emergere timori per i pazienti su cui sono stati diagnosticati.
D.O.
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