Il maxi evento

martedì 3 Gennaio, 2023

Trentino Music Arena, dopo Vasco la Giunta sogna Ferro e Springsteen

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Il presidente Fugatti ha confermato l'ambizione di portare in Trentino un altro artista da 100mila spettatori. I nomi in mano alle agenzie che stanno trattando sono di primissima fascia. Spazio anche concerti da 20/30mila fans

Nell’anno elettorale un concertone ci sta. E dopo Vasco Rossi — che oggettivamente è stato un successo di pubblico ma anche dell’intuizione di Maurizio Fugatti — alla Music Arena di San Vincenzo di Mattarello un nuovo evento da centomila persone è nelle intenzioni della giunta provinciale. Molti i nomi ai quali la Provincia è interessata, anche se non sono tanti gli artisti in grado di fare numeri così alti. Si parla di Tiziano Ferro, che riempie gli stadi e il cui tour italiano fa sempre il tutto esaurito, di Marco Mengoni, altra star nazionale in grado di portare tanti spettatori paganti ovunque si esibisca. Ma l’ambizione del governatore Fugatti è anche internazionale, e il suo sogno sarebbe di portare in Trentino nientemeno che Bruce Springsteen.
Se fosse per Fugatti, farebbe carte false per far esibire alla Music Arena di San Vincenzo una reunion degli ormai disciolti CCCP, il gruppo provocatoriamente «comunista» che negli anni Ottanta ha portato sulla scena italiana il punk-rock di Giovanni Lindo Ferretti. Erano questi i suoi riferimenti musicali un tempo, mai rinnegati, tanto che per anni lo status di WhatsApp del governatore era quello del logo di uno degli album degli artisti emiliani «fedeli alla linea». Dall’Emilia, Fugatti ha portato però lo scorso anno Vasco Rossi, e seppur tra le polemiche che hanno preceduto e poi anche seguito l’evento da 120 mila spettatori, l’obiettivo è stato raggiunto: «Abbiamo dimostrato che la struttura della Provincia è in grado di gestire eventi di questa portata — ha spiegato il governatore nei giorni scorsi al «T» — e in quell’occasione abbiamo imparato tanto. Per questo — ha ammesso — è possibile pensare all’utilizzo dell’arena di San Vincenzo per tanti concerti da 20, 30, 40 mila persone, ma anche qualche evento, al massimo uno all’anno per non pesare sul capoluogo in termini di viabilità, che possa arrivare anche alle 100 mila persone».
Nomi Fugatti non ne fa, anche perché quando l’anno scorso uscì quello di Vasco Rossi, lo staff della star di Zocca aveva subito smentito. «Erano in corso le trattative — spiega Fugatti — e sono cose delicate, i procuratori degli artisti non vogliono che ci siano fughe di notizie, a costo di smentirle fino a quando non sono loro stessi che annunciano il concerto».
Qualche nome sulle trattative in corso però sta girando, anche perché — dopo il bando per la gestione della Music Arena andato deserto — ci sono due agenzie musicali che hanno espresso una manifestazione di interesse: «Così si può andare a trattativa privata», aveva spiegato Fugatti, mostrando quasi di preferire questa soluzione.
Non è di pubblico dominio quali siano le due agenzie, ma non sono tante quelle che in Italia trattano artisti che riempiono stadi, palazzetti e arene come quella di San Vincenzo. Il primo nome, più che altro un desiderio, una suggestione, è portare a Trento «The Boss», Bruce Springsteen, il cantautore e chitarrista rock statunitense famoso anche per le sue appassionati e lunghissime esibizioni live. Con lui il problema potrebbero essere i costi, ma è indubbio che i 100 mila spettatori paganti siano raggiunti con una proposta simile. Bruce Springsteen è un evergreen come Vasco Rossi, piace a tutte le generazioni, e soprattutto — perché a pochi mesi dalle elezioni provinciali non si può sbagliare — piace a tutte le fazioni politiche, da destra a sinistra indistintamente. Un altro nome che può piacere a tutti, garantisce il sold out e che in Italia è di casa è Sting. Guarda caso anche lui sarà in tournee nel belpaese nel 2023.
Ma se l’obiettivo di Fugatti fosse quello di raggiungere i più giovani i nomi potrebbero essere altri: Blanco, fresco del successo di un anno fa a Sanremo in coppia con Mahmood, Harry Styles, l’ex One Direction diventato ormai uno dei principali artisti della scena mondiale, oppure le sonorità uniche di Florence + The Machine . Se l’imperativo sono i grandi numeri e c’è l’ambizione di portare nomi di grido internazionali allora si può pensare anche a due grandi band recentemente tornate in tournee come i Red Hot Chili Peppers e i Muse, artisti per cui 100mila posti sarebbero forse pochi. Per gli eventi da 15 a 30mila spettatori, invece, ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta. Guardando i calendari delle tournee 2023, sono molti gli artisti che potrebbero fare tappa a Trento. I Negramaro stanno preparando un nuovo tour, arrivano in Italia anche alcune delle band più interessanti della scena Indie internazionale come gli Alt-J, i Bastille e i Sigur Rós. Rosalìa, che ha fatto tappa al forum di Assago a dicembre, è un nome che di sicuro farebbe impazzire i giovanissimi. Non mancano infine gli attesi ritorni di stelle da anni lontane dai palchi, come Avril Lavigne e Stromae, che potrebbero pensare a inserire una tappa trentina nel proprio calendario.