Montagna

giovedì 17 Novembre, 2022

Sicurezza in montagna, accordo tra soccorso alpino e rifugisti

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I 2 enti hanno siglato un'intesa che riconosce all'interno del soccorso la figura del rifugista, garantendo formazione e equipaggiamento per situazioni di emergenza

Rinnovare l’impegno a collaborare nell’interesse dei frequentatori della montagna che, in situazioni di difficoltà e di pericolo, potrebbero avere bisogno di aiuto. Con questo spirito il Soccorso Alpino e Speleologico del Trentino e l’associazione gestori rifugi del Trentino hanno siglato un patto di collaborazione. Alla base dell’accordo vi è il riconoscimento reciproco del ruolo fondamentale svolto: da una parte i rifugi, presidi indispensabili delle terre alte che racchiudono nel nome il proprio senso, l’accoglienza e la protezione; dall’altra il Soccorso Alpino e Speleologico che ha il compito di prestare soccorso sanitario in ambiente montano. «Il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino – dichiara il Presidente dell’ente Walter Cainelli – ha sempre collaborato con i rifugisti, quando le operazioni di soccorso si svolgono nei pressi di un rifugio. Con questo accordo non vogliamo fare altro che rafforzare questa sinergia, fissando procedure precise e fornendo strumenti adeguati a queste figure centrali del mondo della montagna. Per noi soccorritori essi rappresentano delle vere e proprie sentinelle su cui fare affidamento».

«Tengo molto a quest’accordo che prevede il riconoscimento all’interno dell’organico del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino della figura del rifugista», ribadisce Roberta Silva, Presidente dell’Associazione gestori rifugi del Trentino.

L’accordo prevede il riconoscimento all’interno dell’organico del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino della figura del rifugista, a cui verrà fornita una radio per facilitare le comunicazioni con i soccorritori nel caso in cui ci fosse un intervento nelle vicinanze del rifugio, e un jacket ad alta visibilità da indossare durante le eventuali operazioni di soccorso per renderlo riconoscibile. Inoltre, il rifugista, se ne ha la possibilità, garantirà uno spazio all’interno del rifugio dove poter riporre materiale da soccorso, che potrà essere recuperato dal personale del Soccorso Alpino e Speleologico in caso di necessità. Il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino si impegnerà a fornire ai rifugisti una formazione adeguata per una corretta gestione delle comunicazioni via radio e sul campo, oltre a garantire la manutenzione del materiale depositato in rifugio.