Trento
sabato 12 Luglio, 2025
Schianto fatale in moto, Cadine in lutto per Lorenzo Leonardelli. Papà Roberto e mamma Carla: «Manchi già come l’aria»
di Patrizia Rapposelli
L'incidente durante il ritorno a casa da Rovereto sotto le stelle.«Era la roccia della nostra famiglia»
«Nostro figlio Lollo manca come l’aria, no anzi di più». Lorenzo Leonardelli, è morto ieri, venerdì 11 luglio, all’alba mentre percorreva in moto la statale della Gardesana. Al bivio per Sardagna ha perso il controllo del mezzo finendo fuori strada, schiantato contro la parete rocciosa, a lato della carreggiata. Inutile il tempestivo intervento dei soccorritori del 118 e dei vigili del fuoco, il 34enne di Cadine è morto sul colpo. Sul posto, alle prime luci del giorno, si sono portati i carabinieri di Trento per fare i rilievi, per ricostruire quanto accaduto. Di fatto, la dinamica dell’incidente è in fase di accertamento.
L’incidente
Lorenzo aveva solo 34 anni e a tradirlo è stata la sua passione per le moto. Ieri stava tornando a casa, a Cadine, dopo aver trascorso una serata di lavoro con i colleghi a «Rovereto sotto le stelle». Era l’alba, quando con la moto stava percorrendo la statale della Gardesana e, vicino al bivio per Sardagna, ha perso il controllo del mezzo finendo fuori strada, sbattendo contro la parete rocciosa. Lorenzo è morto sul colpo, troppo gravi le ferite. I soccorritori hanno tentato di rianimarlo, ma è stato tutto inutile.
ll dolore della famiglia
È vero. I genitori non dovrebbero mai sopravvivere al proprio figlio. Troppo grande il dolore di perderlo. Soprattutto quando il figlio ha la bellezza, l’intelligenza e la bontà d’animo come Lorenzo. Il figlio che ogni madre sogna di trovare sempre al fianco. Ma purtroppo mamma Carla e papà Roberto non potranno più accarezzare il ciuffo arruffato dei suoi capelli. «Era nostro figlio. Il fratello maggiore. Una roccia. Un punto di riferimento per tutti noi». I genitori di Lorenzo
faticano a trovare le parole, ancora storditi dal colpo che la vita ha inferto loro. Difficile riprendersi. Ad aiutarli a provarci sono stati i tanti che ieri si sono stretti a loro, al fratello Gianmaria e alla sorella Vittoria. «Aveva così tanti amici: sapeva farsi voler bene. C’era per tutti e era pieno di vita. Cos’altro possiamo dire». Mamma Carla, sguardo diretto, gli occhi rossi bagnati dalle lacrime, si tiene stretto un fazzoletto tra le mani. Lo stringe. A fianco papà Roberto, provano a farsi coraggio. Il mondo che crolla addosso a loro: «È tutto così triste». Lorenzo avrebbe compiuto gli anni domani.
Il ricordo
Cercare di raccontare Lorenzo in poche parole è come chiedere a Reinhold Messner di scalare tutti i quattordici Ottomila, le montagne da ottomila metri del mondo, in un giorno solo. Amava la vita e la prendeva di petto. Sportivo e dinamico era sempre in movimento. Ironico e giocoso non temeva nel mettersi ai fornelli del circolo ricreativo di Trentino Sviluppo. Brillante nello studio e nel lavoro a soli 35 anni aveva già fatto tante esperienze. «Aveva mille passioni. Amava arrampicare, scalare le cime», il ricordo più vivo di papà Roberto. Parole che pesano come macigni. Lorenzo, dopo la Laurea in Studi Giuridici Europei alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino, ha svolto un periodo di tirocinio nella Delegazione dell’Unione europea in Costa Rica. Per la Delegazione ha svolto un’attività di ricerca volta ad individuare il livello di protezione garantito alle D.o.p. e I.g.p. europee nel mercato costaricense. Poi, dopo quel periodo all’estero è rientrato in Trentino ha lavorato per due importanti aziende del territorio specializzate nel settore informatico e metalmeccanico. Approdando cinque anni fa a Trentino Sviluppo, nell’ area legale e privacy.
Il funerale
«Non ce la faccio, il dolore è troppo». Per Gianmaria, il fratello, non è ancora il momento di aggrapparsi ai ricordi. Circondato da tanti, tantissimi amici. Alcuni di loro, quelli veri, quelli storici, quelli di una vita che lo sorreggono. «Lui, per me è semplicemente Lollo», dice con un filo di voce Luca, il suo migliore amico. La morte di Lorenzo ha sconvolto una comunità intera, le strade del paese ieri erano vuote: nell’aria lo strazio per una morte così improvvisa. L’ultimo saluto avrà luogo lunedì, 14 luglio, alle 16 a Cadine nel Prato di Cesura.
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