In procura

giovedì 19 Gennaio, 2023

«Ritirate il libro di Saviano». Ma il giudice archivia la richiesta del boss

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A farne domanda Giuseppe Graviano, condannato al 41 bis. Il libro è stampato a Cles
Saviano Graviano

Inammissibile la richiesta di sequestro del libro «Solo è il coraggio», di Roberto Saviano, vergata «di proprio pugno» da Giuseppe Graviano, boss di Cosa Nostra attualmente in carcere in regime 41 bis e tra gli esecutori dell’assassinio del giudice Paolo Borsellino, oltre a essere ritenuto il mandante dell’omicidio di don Pino Puglisi. Il caso è finito in Procura a Trento per competenza territoriale, visto il domicilio dello stampatore (la Elcograf di Cles). Nella giornata di ieri, mercoledì 18 gennaio, Saviano aveva reso pubblica la vicenda su Facebook, pubblicando le immagini del documento redatto dal boss. Ma già nei giorni scorsi il giudice Enrico Borrelli aveva provveduto ad archiviare il tutto.

«Nelle pagine scritte autografe – ha scritto il giornalista sulla sua pagina Facebook – sproloquia su molte cose, ma fra quelle che hanno attirato di più la mia attenzione ce n’è una che riguarda il suo soprannome: “Madre Natura”. I suoi uomini lo chiamavano così perché aveva il potere di concedere o togliere la vita. Nella querela, invece, il boss Graviano mi scrive che quell’appellativo è dovuto al suo “troppo altruismo” e non, come lui sostiene, “al motivo falso redatto nel libro”».