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martedì 21 Marzo, 2023

Putin e Xi più vicini: piano di pace sul tavolo, gli Usa alzano un muro

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Il presidente cinese a Mosca dal “caro amico” russo mentre i leader europei votano per le armi a Kiev, l’Ucraina lancia la piattaforma per trovare bambini deportati

Proprio nel giorno in cui i leader di 17 Paesi Ue (più la Norvegia) approvano un piano per l’invio congiunto di armi in Ucraina, Russia e Cina inviano un chiaro messaggio all’Occidente. Lo fanno tramite la visita di Xi Jinping a Mosca, “dall’amico” Vladimir Putin. È un’accoglienza calorosa quella riservata dal presidente russo al collega nell’incontro informale che anticipa la riunione di oggi. L’incontro è durato 4 ore e mezza, durante le quali sul tavolo è stato presentato il “piano di pace cinese” già bocciato dalla Casa Bianca. Proprio dagli Usa, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby, ha rimarcato che Xi «dovrebbe sentire anche Zelensky», mentre il presidente Joe Biden parlerà con Xi Jinping «al momento opportuno». Nel frattempo lo stratega di Biden ha invitato Xi a chiedere a Putin di «rispettare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina», come prevede «per tutti i Paesi» la proposta di pace cinese. E ancora: «Speriamo che Xi spinga Putin a mettere fine all’invasione e a ritirare le sue truppe». Lo stesso Kirby aveva respinto qualsiasi proposta di «cessate il fuoco che non richieda il ritiro delle truppe russe» perché «ratificherebbe» le conquiste.
Il viaggio di 3 giorni di Xi, il primo all’estero dopo la rielezione alla presidenza della Cina, mette in mostra un nuovo protagonismo diplomatico di Pechino e dà una spinta politica a Putin pochi giorni dopo l’emissione del mandato d’arresto internazionale da parte della Corte penale internazionale (Cpi) con l’accusa di crimini di guerra, per il trasferimento illegale di migliaia di bambini dall’Ucraina. Proprio ieri, mentre Kiev ha lanciato la piattaforma “Children of War” per «trovare bambini, salvarli e liberarli dai luoghi di trasferimento o deportazione forzati», la Russia ha aperto un’indagine in sede penale a carico dei giudici della Cpi che hanno emesso il mandato d’arresto per Putin. E Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha minacciato di lanciare un missile contro la sede della Corte: «È del tutto possibile immaginare l’uso mirato di un Onyx ipersonico dal Mare del Nord da una nave russa verso il tribunale dell’Aia».
Per Putin, la presenza di Xi è un prestigioso trionfo diplomatico in mezzo agli sforzi occidentali per isolare la Russia in relazione alla guerra in Ucraina. In un mondo sempre più multipolare, gli Stati Uniti e i loro alleati non sono riusciti a costruire un ampio fronte contro Putin: è vero che 141 Paesi hanno condannato Mosca in occasione del voto delle Nazioni Unite per il primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, ma molti membri del G20, tra cui India, Cina e Sudafrica, hanno scelto di astenersi, e anche molti Paesi africani si sono astenuti dal criticare apertamente la Russia. La Cina guarda alla Russia come fonte di petrolio e gas per la sua economia affamata di energia e come partner per contrastare quello che entrambi considerano il dominio degli Stati Uniti sugli affari globali. I due Paesi, che sono tra i 5 membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, hanno anche tenuto esercitazioni militari congiunte.