Beneficenza

giovedì 25 Gennaio, 2024

Predazzo, muore e lascia tutto alla comunità. Amalia Dellasega ha donato centinaia di migliaia di euro

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Scuola dell’Infanzia (290mila euro), vigili del fuoco volontari (50mila), banda civica (50mila) e Casa di riposo (un appartamento) i beneficiari del lascito della donna

290.000 euro alla Scuola parificata dell’infanzia Orsola Gabrielli di Predazzo, 50.000 euro al corpo dei Vigili del fuoco e altrettanti alla banda civica «Ettore Bernardi», nonché l’appartamento di proprietà di via Bedovina alla Casa di riposo «San Gaetano».
È l’ammontare delle donazioni che Amalia Dellasega, scomparsa senza eredi nel luglio del 2022, ha lasciato alla comunità di Predazzo. La notizia è rimasta sopita fino ai giorni scorsi quando il consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione 2024 del Corpo dei Vigili del Fuoco che pareggia sugli 80.860 euro di cui 50.000 provenienti da un lascito testamentario, ha dichiarato il segretario Andrea Pisoni cui, per la cronaca, si sono aggiunti 18.000 euro del Comune e 10.500 della Cassa provinciale antincendi. Sempre per la cronaca, la spesa corrente dei pompieri predazzani ammonta a poco più di 27.000 euro: 4.000 di manutenzione, 500 per il vestiario, 6.000 di carburanti e 1.000 di estintori e varie attrezzature, oltre alle spese amministrative tra cui 7.000 euro di assicurazioni e, grazie alla donazione, quelle in conto capitale arrivano a 15.000 euro per manutenzioni, altrettanti per vestiario, 10.000 per attrezzature e altre per un totale di 53.000 euro.
Ma chi il donatore? Lo chiediamo al comandante Mauro Morandini che ci conferma il nome, ma non le motivazioni del lascito. «Ho chiesto anche ai colleghi, ma non c’è stato alcun intervento che abbia interessato la signora Amalia». Pare però che i pompieri non siano i soli ad aver beneficiato, afferma il comandante citando la Casa di riposo. Il direttore conferma: ci ha lasciato l’appartamento dove viveva all’inizio di via Bedovina.
Nata a Predazzo 90 anni fa Amalia Dellasega si trasferì per lavoro in Germania dove faceva la cameriera nei bar. Quando morì la madre tornò in Italia per assistere il padre, lavorando in alcuni alberghi di Bellamonte. Era il 1995 quando riprese la residenza a Predazzo. Di lì a poco conobbe un turista veneto Vittorino Montagnini e si sposò, vivendo un po’ a Predazzo, ma spostandosi spesso anche a Rovigo nella villa del marito. Gli acciacchi e la malattia convinsero entrambi a spostarsi nella casa di riposo. Nel 2018 il marito morì e lei rimase ospite della casa di riposo. La sua storia ce la racconta una signora che assieme al marito curava le faccende per lei. L’appartamento alla casa di riposo è stato un riconoscimento per il suo soggiorno. «La vedevo spesso ed era contenta» ci conferma Marco Dellagiacoma. Nessuna motivazione particolare pare ci sia invece per i 290.000 euro donati alla Scuola dell’infanzia. «Non saprei proprio – afferma il presidente del consiglio direttivo Franco Dellagiacoma – se non un sentimento di personale attaccamento alla collettività». Farete qualcosa per ricordare questo gesto? «Abbiamo già deliberato di fare una targa all’ingresso dove ci sono gli altri benefattori. Assumerà la qualifica di socio benefattore».
Anche il direttore della Casa di riposo S. Gaetano Maurizio Belloni conferma che ci sarà l’iscrizione nell’albo dei benefattori che compare sempre all’ingresso della Rsa, e qualcosa stanno pensando anche i pompieri.
Amalia Dellasega, una persona che si faceva notare pur rimanendo molto riservata, ha scelto con cura le modalità per manifestare la sua vicinanza alla comunità predazzana. A parte l’assistenza di cui ha beneficiato alla Casa di riposo, ha scelto di privilegiare il momento educativo della prima infanzia, seguito da chi ci garantisce la sicurezza come i Vigili, senza dimenticare gli aspetti culturali e ricreativi che la banda civica rappresenta. Un bel gesto che farà ricordare ai predazzani questa signora bionda e possente, emigrata da giovane, ma tornata al suo paese cui ha dimostrato tutto il suo affetto donando il proprio appartamento e il ricavato della vendita della villa del marito.
E a proposito di doni e di vicinanza alla comunità, va ricordato, per tornare ai pompieri da cui siamo partiti, che la raccolta di fondi promossa dalla Croce Rossa Italiana di Fiemme e Fassa a favore delle famiglie colpite dall’incendio del 22 dicembre scorso a Predazzo ha superato i 50.000 euro. Lo ha ricordato il sindaco Giovanni Aderenti che ha rinnovato, assieme a tutto il consiglio e alla presidente Laura Mich, i ringraziamenti al corpo di Predazzo e a tutti i vigili di Fiemme e Fassa, oltreché dei permanenti di Trento, che sono intervenuti il 22 dicembre e nei giorni successivi in uno dei più grossi incendi di abitazioni verificatisi in Trentino negli ultimi 50 anni. “Siete una grande ricchezza – ha detto il primo cittadino delle persone che rischiano la vita con spirito altruista.