il programma

lunedì 8 Settembre, 2025

Poplar: nella sezione «Cult» arrivano Cecilia Sala, Karem Rohana e Raffaele Ferraro

di

La nona edizione del festival avrà inizio l'11 settembre sul Doss Trento

Mancano solo 3 giorni a Poplar, un viaggio iniziato nel 2017, un appuntamento che è diventato a place to be per gli appassionati da ogni parte d’Italia e che attrae più del 50% del pubblico da fuori regione. Si conferma anche l’appuntamento con la rassegna culturale gratuita Poplar CULT!, che si svolgerà durante i pomeriggi del Festival a Piedicastello. Il programma completo dei talk, dei workshop e delle mostre è stato svelato sui social negli scorsi giorni e presentato oggi in conferenza stampa, rivelando una programmazione trasversale e carica di sperimentazione. Per quattro giorni, Piedicastello e il Doss Trento saranno un’oasi in cui respirare aria pulita e trovare il modo per resistere e ritrovarsi, insieme, ancora una volta.

STILL BRAVING

La nona edizione di Poplar è un invito a “still braving” – resistere insieme, rallentare e ritrovarsi nella musica e nella condivisione. Un luogo aperto a tutti, con gli eventi pomeridiani di Poplar CULT! a Piedicastello tra talk, mostre e workshop, e due palchi sul Doss Trento – Volt Stage e Doss Stage – pronti ad accogliere più di 40 artisti. Nel settembre scorso, oltre 13.000 persone hanno raggiunto Trento da ogni parte d’Italia – e non solo – per vivere quattro giorni fuori dal tempo. Con questa nuova ondata di nomi, Poplar ribadisce la sua identità: una proposta musicale internazionale, coraggiosa e sempre in evoluzione, capace di far dialogare artisti affermati e nuove voci, progetti più ricercati con il pop più autentico.

 

POPLAR CULT

 

Poplar CULT! torna ad attivare l’intero quartiere di Piedicastello per quattro pomeriggi completamente gratuiti di mostre, dibattiti, talk e workshop che vogliono offrire alla cittadinanza strumenti e spunti utili non solo ad interpretare il presente, ma anche ad intervenire con consapevolezza. Incontri che stimolano il contatto e l’ascolto attivo, coinvolgendo giornalisti, autori, storici, scienziati, artisti e divulgatori in un’agorà attorno a cui raccogliersi per scambiare idee e mettersi alla prova. Una città dentro la città, da cui partire per progettare un futuro in cui ci sia posto e attenzione per tutte le cittadine e i cittadini.

 

STORIA E STORIE
Tornare all’origine significa guardare al passato per capire il presente, decifrare gli errori per riscrivere il futuro, ascoltare le radici per far emergere nuove traiettorie. Un percorso che intreccia storia, scienza, sport e musica, restituendo la complessità del nostro tempo. Con Lorenzo Baravalle in La società dei profeti. Storia di chi costruì la bomba, di chi la rubò e di chi la rifiutò si affronta la vicenda della bomba atomica: una storia di scelte individuali dal peso enorme, di cui conosciamo l’epilogo immediato ma non tutti i retroscena. Sempre di bombe si parla, anche se di diversa natura con  La bomba. Lo spettacolo di Alberto Tomba, in cui Giuseppe Pastore e Giovanni Barsotti  ripercorrono la parabola di Alberto Tomba, un campione dello sci che ha segnato per sempre l’immaginario collettivo e le nevi italiane. Con Sara Poma, moderata da Elvira Mujčić, Davanti alla Storia diventa un’occasione per interrogarsi sul nostro sguardo, sulla capacità di tenere insieme la complessità di un’epoca e sul ruolo che ciascuno di noi assume davanti agli eventi. Non solo grandi narrazioni ma anche scienza e divulgazione: in Tutti gli Errori della chimica Jacopo De Luca e Riccardo Crivez ospitano nel loro podcast Errori  Eva Munter, un dialogo su tutti gli errori più memorabili della chimica, tra intuizioni casuali e fallimenti diventati scoperta. Lo sport si fa strumento di comunità con Un basket d’avanguardia, dove Raffaele Ferraro e Marco Crespi raccontano il modello trentino del basket giovanile e la sfida di costruire nuove prospettive in Italia. Radici e contemporaneità si intrecciano invece in Trento worldwide con Luca Baz e Christian Arnoldi, moderati da Lorenzo Lapiana, un viaggio tra cori e storie di montagna per leggere il presente. Infine, la musica come forma di coraggio e resistenza: con Poi Migliora, il podcast di Deer Waves, ripercorreremo le storie di artisti che hanno rischiato carriera e libertà pur di dire quello che pensavano.

COSE DAL MONDO 
Ma interrogarsi sulle origini non basta, bisogna anche capire come le cose che succedono nel mondo, anche se apparentemente distanti, stanno plasmando irrimediabilmente il nostro presente. E quindi parleremo di economia, conflitti, diritti e nuove tecnologie, per crearci una cassetta degli attrezzi che ci aiuti a comprendere il mondo. Panel e incontri che attraversano prospettive diverse, ma accomunati dalla volontà di leggere il presente con occhi lucidi e consapevoli. In Capire i dazi senza Google, Eugenio Cau, Stefano Schiavo e Paolo Turrini ci guidano tra accordi commerciali e relazioni internazionali: cosa sono i dazi, perché esistono e cosa cambiano davvero per noi. A seguire, con Cominciare a investire: bot, btp e altre parole finlandesi, Francesco Namari (@Bankstation_) accompagna chi vuole capire i mercati finanziari e magari iniziare a investire, o almeno scoprire perché ancora non lo sta facendo. Il conflitto in Medio Oriente e il genocidio del popolo palestinese trovano spazio con due appuntamenti che intrecciano cronaca e testimonianza. In Cecilia Sala: I figli dell’odio, la giornalista Cecilia Sala, moderata da Riccardo Corradini, racconterà Israele, Palestina e Iran attraverso le vite delle nuove generazioni. In Gaza, vista da dentro, in collaborazione con Emergency Trento, Kharem Rohana ed Eleonora Colpo, sempre grazie alla moderazione di Riccardo Corradini, portano la voce di chi ha vissuto il conflitto sul campo, tra assedio e soccorso umanitario. Si cambia tema con Eterofobia portami via, con la collaborazione di Arcigay del Trentino, in cui Gabriele Piazza e Giacomo Cereghini, attraversano pregiudizi, leggi e storie quotidiane per leggere da vicino la realtà del mondo LGBTQIA+. Lo sguardo si sposta poi sulle nuove tecnologie con ChatGPT versione psicologo, in cui Esmeralda Moretti parlerà di quanto possiamo davvero fidarci di un’intelligenza artificiale anche quando si parla di salute mentale. Infine, Contare i femminicidi è un atto politico con Donata Columbro, un panel che mette in discussione l’idea di neutralità delle scienze e mostra come il semplice atto di contare diventi una presa di posizione politica.

GENERAZIONE 3.0
Capire come si trasforma il quotidiano, tra abitudini di consumo, identità culturali e ricerca di nuove forme di felicità collettiva. Una generazione che ha rivoluzionato il modo di comunicare ed agire, costruendo spazi di espressione che parlano di sostenibilità, creatività e comunità. In Pensa globale, agisci locale, in collaborazione con Economia Solidale Trentina, Alessio Cicchini (@rucoolaaa) e Sofia Pasotto, moderati da Andreas Fernandez, raccontano come abitare lo spazio pubblico, scegliere il second hand e sperimentare in cucina con ricette antispreco: piccole pratiche che si traducono in azioni concrete. Con Love Advice, Tea Hačić-Vlahović apre un consultorio ironico e liberatorio: domande imbarazzanti, dubbi esistenziali, consigli mai detti a voce alta trovano qui il loro spazio. La moda diventa occasione di consapevolezza con Lo stile non va a pile, dove Fabio Calò (@fabiokalosh) e Martino Orler (REDO), in collaborazione con Cooperazione Trentina, propongono spunti pratici per vestire sostenibile tra vintage, second hand e brand etici. Anche il cibo diventa un modo di comunicare il presente con Raccontare il mondo attraverso il cibo con Flavio Parisi e Mariachiara Montera che partendo dalle izakaya giapponesi fino ad arrivare alle  cucine delle nostre nonne, ci raccontano ricette e gesti che diventano memoria e cultura. Una riflessione critica arriva con Raffaele Alberto Ventura che in dialogo con Federico Zappini che nel panel La conquista dell’infelicità. Come siamo diventati classe disagiata, si interroga sul destino di una classe sociale incapace di trovare felicità e forse pronta a una rivoluzione. Infine, lo spazio della parola: Digressione – Reading con Gian Marco Griffi e Silvia Perosino porta il pubblico a perdersi tra tracce, note a margine e false piste, per ritrovarsi meglio al centro della narrazione.

NEW MEDIA E POP CULTURE
I consumi culturali sono spesso posizionali, ma sono anche una finestra da cui guardare lo stato di soddisfazione, interesse e consapevolezza di tutti noi. Un viaggio tra ironia, critica e creatività, per capire come i nuovi media plasmano le nostre vite e i nostri immaginari. Con Merda d’artista, Tonypitony e Olmo Paoletti (@camiciavariopinta) si interrogano su come restare autentici nel panorama creativo contemporaneo: oltre i microtrend, alla ricerca di una voce capace di rimanere real. In Porta a spasso il mostro, Simone Panetti, Matteo Corradini (The Pills) e Auroro Borealo discutono i confini tra persona e personaggio, esplorando come internet abbia reso possibile nuove forme di identità pubblica. Dal web al set: raccontare storie tra social e cinema, ideato grazie alla collaborazione con Trentino Film Commission ed Educa Immagine, vede Nicola Conversa, Tommaso Cassissa e Ginevra Francesconi riflettere sui linguaggi che attraversano piattaforme e pubblici sempre più interconnessi. Con Cosplayers, Mattia Salvia e Davide Piacenza, raccontano come il cosplay, tra cultura memetica e filosofia della storia, sia diventato anche strumento di lettura politica. In Temptation Island: se guardi vuol dire che ti piace, Alice Oliveri, Nicola H. Cosentino e Alberto Guidetti e  ci guidano tra cultura pop, questioni di classe e sogni di città che non sempre sanno accoglierci. E poi, Tamangomania porta sul palco i Tamango: dopo un tour estivo memorabile, Martina Di Florio (@cyaodieffe) ci guiderà attraverso i loro immaginari romantici e vitali. La trap diventa lente di analisi sociale in Maxi Rissa – i diari della trap, in collaborazione con il Comune di Trento, con Tony 2Milli, Post Swag, Alberto Piccinni e Giovanni Robertini, moderati da Marta Blumi Tripodi: ricchezza e paura, periferie e desideri di un’Italia che si racconta a ritmo serrato. Chiude il ciclo La prima storia, con Olimpia Peroni, che presenta dal vivo la sua prima esperienza narrativa: una puntata esclusiva che segna l’inizio di un nuovo percorso.