Il lutto
venerdì 8 Agosto, 2025
Piné, addio a don Giovanni Avi: per trent’anni è stato professore all’Arcivescovile
di Benedetta Centin
Aveva 95 anni ed era tra i sacerdoti più anziani ddella diocesi. Il ricordo del preside Donati: «Docente preparato e aperto al dialogo»

«Don Giovanni Avi era un docente scientificamente preparato, molto efficiente, valido e aperto al dialogo. Per più di trent’anni ha insegnato lettere all’Arcivescovile di Trento, alla scuola media, di cui è stato anche preside, e a Ragioneria. Ha lasciato di sé e del suo lavoro un buon ricordo in tutti». Così don Gino Donati, preside emerito dell’Arcivescovile, ricorda il sacerdote che si è spento l’altra notte, all’età di 95 anni. Un lutto per la Chiesa trentina ma anche per tutti quei ragazzi che hanno avuto modo di apprezzarlo negli anni dai banchi di scuola, come insegnante e come educatore. Intere generazioni che hanno potuto contare su di lui come punto di riferimento negli studi, nel percorso di crescita, ma anche come guida spirituale. Il funerale sarà celebrato oggi, 9 agosto, alle ore 16 nella chiesa parrocchiale a Baselga di Piné dove era stato anche collaboratore spirituale.
Nato a Tressilla di Piné, don Giovanni Avi era stato ordinato prete a Trento nel 1955. Per cinque anni, fino al 1960, era stato stato viceparroco nella parrocchia di San Giuseppe in città, prima di intraprendere gli studi all’Università Cattolica in lettere classiche.
Al Collegio Arcivescovile aveva insegnato per una vita, oltre trent’anni appunto, dal 1964 al 1997, ricoprendo anche il ruolo di preside della scuola media del medesimo istituto.
«I suoi studenti lo descrivevano come un docente molto efficiente e valido, metodico nel procedere, esigente nel richiedere la collaborazione e sereno nel rapporto personale» le parole di don Gino Donati, che lo ricorda anche nella veste di dirigente scolastico alle medie. «Anche come preside don Giovanni Avi ha offerto una direzione saggia e competente, rispettosa e cordiale». Numerosi gli studi che ha redatto nel tempo, anche di storia locale.
Negli anni dell’insegnamento, era stato anche collaboratore pastorale a Baselga di Piné (dal 1960 al 1997) e quindi dell’altopiano pinetano fino al 2024. Sempre dall’anno scorso era residente alla Casa del Clero, dove si è spento l’altra notte.