montagna
martedì 18 Novembre, 2025
Panarotta, c’è l’asta di liquidazione. In vendita anche i gatti delle nevi necessari per far ripartire gli impianti
di Johnny Gretter
Il giorno della vendita sarà il 18 dicembre: resta quindi da capire se le piste potranno riaprire già durante il prossimo inverno
Mentre si aspetta il risultato della nuova gara per affidare gli impianti della Panarotta, chiusi ormai da tre inverni, qualcosa di muove per la liquidazione della vecchia società gestrice (che si chiamava appunto Panarotta 2002). Ieri è stata finalmente fissata l’asta di vendita per i beni che fino a dicembre 2022 erano di sua proprietà: tra questi, oltre a un immobile usato come magazzino e struttura ricettiva, ci sono anche delle attrezzature normalmente molto costose come i gatti delle nevi, necessarie per approntare le piste in vista di una possibile riapertura degli impianti.
Corsa contro il tempo
Un traguardo tutt’altro che scontato. Il nuovo bando di assegnazione si è infatti chiuso a metà ottobre con un unico partecipante, la Lagorai Srl: ancora però l’assegnazione non è stata confermata, e resta ancora da sciogliere il nodo dei beni in liquidazione.
L’asta telematica è stata invece disposta per il 18 dicembre, quindi a stagione sciistica già cominciata. E al suo interno ci sono delle attrezzature fondamentali per poter preparare le piste. Da un lato ci sono beni immobili per un totale di circa 70mila euro: oltre ad alcuni lotti di terreno, c’è un edificio adibito a magazzino e struttura ricettiva, con spazi dedicati a cucina e bar. Per altri 80mila euro ci sono invece una serie di beni mobili, tra cui cannoni da neve e mezzi per approntare le piste. L’asta, tramite piattaforma Gobidreal, ha un unico lotto, dal valore totale di 150.200 euro.
Per quanto riguarda le attrezzature si tratta di un prezzo modesto, considerando che un gatto delle nevi può arrivare a costare anche 400mila euro, un prezzo proibitivo per un impianto piccolo come quello della Panarotta. Sarà comunque una corsa contro il tempo: la nuova gestione dovrà quindi aspettare almeno il 18 dicembre per poter utilizzare queste strutture (per cui si aggiungerà il tempo per il pagamento e il passaggio di proprietà). Aggiungendo il fatto che la gestione non è ancora stata assegnata, il rischio è quello di far partire le piste troppo tardi.
I tentativi falliti
Le speranze dell’Alta Valsugana sono quindi riposte nella velocità di assegnazione di Trentino Sviluppo, la proprietaria del resto degli impianti, e sull’esito di quest’asta giudiziaria. Finora, i tentativi di rilancio della Panarotta non hanno dato buoni frutti: i guai erano iniziati verso la fine del 2022, quando la società Panarotta Srl, che fino a quel momento aveva gestito gli impianti, era andata in fallimento per via degli alti costi dell’innevamento artificiale.
A settembre dello scorso anno Trentino Sviluppo aveva tentato un nuovo bando di gestione, a cui si erano presentate tre società. Solamente una, la società Lagorai Srl fondata dagli imprenditori locali Stefano Frisanco, Giuseppe Morelli e Franco Pedrotti, aveva presentato un piano industriale vero e proprio. Alla fine non era stato però possibile trovare una quadra per avviare gli impianti e così un anno dopo la situazione è ancora la stessa. Nel frattempo, è andata avanti anche la liquidazione della Panarotta 2002, che aveva accumulato oltre 400mila euro di debiti, fino ad arrivare all’asta indetta ieri.
La proposta di Lagorai Srl
A settembre 2025 Trentino Sviluppo ha tentato un nuovo bando, questa volta più articolato. I candidati dovevano presentare un progetto non solo per la gestione, ma per un generale rilancio della montagna al di fuori della stagione invernale. In cambio, Trentino Sviluppo si impegnava a fornire degli impianti già sottoposti a manutenzione.
Una sfida che, come detto, è stata di nuovo accettata dalla Lagorai Srl. La società si è infatti detta pronta a gestire gli impianti, se riceverà l’adeguato supporto da Provincia e Comunità di Valle, che ha dei fondi a disposizione per i servizi dedicati alla collettività che potrebbero essere proposti dai gestori. Per semplificare il rilancio della montagna, Trentino Sviluppo non aveva escluso di tentare un’apertura almeno parziale degli impianti durante questo inverno. Intanto, tra le incognite dell’esito del bando, dell’asta di liquidazione e delle future nevicate, l’Alta Valsugana attende con il fiato sospeso il destino della Panarotta.