La rassegna

lunedì 5 Giugno, 2023

Oriente Occidente svela i primi artisti. Marcos Morau, Sharon Fridman e Hervé Koubi in arrivo a Rovereto

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Il festival di danza presenta le anteprime della 43esima edizione in calendario dal 2 al 10 di settembre. Disponibili gli abbonamenti «quasi al buio» per tutti gli spettacoli nei teatri

Marcos Morau, Sharon Fridman, Dorothée Munyaneza, Hervé Koubi. Ecco i nomi di alcuni tra artisti e artiste che animeranno la 43esima edizione di Oriente Occidente Dance Festival che torna nei teatri, nei giardini, nei musei, nelle piazze di Rovereto tra il 2 e il 10 settembre prossimi.
Il Festival torna con il secondo capitolo dedicato al tema Mediterranei e un programma che vanta nomi importanti della danza contemporanea internazionale e che continua allo stesso tempo a sostenere la giovane produzione italiana.
Il progetto triennale proseguirà il viaggio nei Mediterranei plurali, recuperando racconti classici riletti in chiave contemporanea, aggiungendo anche per il 2023 un percorso musicale con suggestioni dal mondo e presentando le nuove rotte segnate dai più giovani.
Lo sguardo sarà questa volta rivolto alle emergenze sociali e climatiche di questo spazio geografico, politico, culturale allargato che continua ad avere centralità all’interno degli equilibri mondiali. Migrazioni, giustizia sociale, diritti delle donne, catastrofi climatiche, postcolonialismo sono temi a cui artisti e artiste della danza stanno prepotentemente prestando attenzione.
Alcuni nomi, tra gli altri, saranno protagonisti della programmazione artistica. Marcos Morau, ormai tra i più riconosciuti coreografi al mondo e artista associato a Oriente Occidente, torna a Rovereto presentando per la prima volta in Italia il nuovo lavoro attualmente in produzione. Sharon Fridman, artista di origini israeliane, spesso al Festival anche con progetti di tipo partecipativo, arriva questa volta con un mixable duet, un duetto che vedrà in scena un interprete con disabilità e uno senza. Dorothée Munyaneza, coreografa, danzatrice cantante britannica-ruandese arriverà invece per la prima volta a Oriente Occidente con un lavoro che indaga le relazioni tra violenza, genere e colore della pelle. Infine, Hervé Koubi arriverà a Rovereto con Sol Invictus, uno spettacolo che celebra attraverso la danza l’energia vitale capace di riscoprire un’unione tra popoli e le culture al di là di ogni appartenenza etnica, culturale o religiosa.
A partire dal 5 giugno e fino al 5 luglio, quando verrà presentato il programma completo, sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento Festival Pass Anteprima: nove spettacoli nei teatri – tra cui quelli di Morau, Fridman, Munyaneza, Koubi – con posto fisso a un prezzo molto conveniente, per un appuntamento «quasi al buio» con Oriente Occidente. Tutte le informazioni e la possibilità di sottoscrivere l’abbonamento sul sito orienteoccidente.it